Oltre 15 milioni di euro dal Pnrr destinati a due nuovi impianti. Assorbenti e scarti tessili rappresentano quasi il 65% del rifiuto indifferenziato.
di Iacopo Ricci
29 dicembre 2022
CAPANNORI (Lu) – Una pioggia di soldi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sta per atterrare su Capannori. Si tratta di oltre 15 milioni di euro destinati alla costruzione di una piattaforma per il riciclo degli assorbenti (pannolini, assorbenti femminili, pannoloni) e di un centro di selezione dei rifiuti tessili. 10 milioni il finanziamento per il primo impianto, 5 milioni e 400 mila per il secondo.
I due progetti, messi a punto dal Comune con RetiAmbiente e Ato Toscana Costa in collaborazione con il Centro di ricerca Rifiuti Zero diretto da Rossano Ercolini, sono stati presentati nel marzo scorso al ministero della Transizione Ecologica e in questi giorni è stata pubblicata la graduatoria definitiva.
In discarica? No, grazie
Nell’individuare i progetti da candidare si è scelto di intercettare i rifiuti non riciclabili, cioè quelli che finiscono in discarica o negli inceneritori e in particolare assorbenti e rifiuti tessili. Secondo un’indagine di Ascit, il gestore dei servizi ambientali di Capannori, pannolini e pannoloni costituiscono circa il 49% del rifiuto indifferenziato raccolto nella Piana di Lucca, i rifiuti tessili il 15%.
Adesso quindi può partire l’iter per la costruzione dei due stabilimenti – che serviranno tutta l’area dell’Ato Toscana Costa – a cominciare dall’individuazione dei siti più adatti a ospitarli.
Come funzioneranno i due impianti
La piattaforma di riciclo dei prodotti assorbenti avvierà a riciclo pannolini, assorbenti femminili e pannoloni separando carta, plastica e Sap (prodotto assorbente. L’impianto (circa 2.500 metri quadri) avrà una capacità di trattamento di 10.000 tonnellate l’anno e sarà dotato di una tecnologia innovativa che consentirà di trattare questi materiali all’interno dello stabilimento senza alcuna emissione né cattivi odori. Una volta lavati e sterilizzati i materiali saranno trasformati in plastica e cellulosa da riutilizzare come materie prime seconde, in piena linea con la strategia Rifiuti Zero.
L’impianto di selezione dei rifiuti tessili (circa 2.000 metri quadri al coperto) sarà in grado di individuare le diverse fibre e di condurle in linee distinte di trattamento che provvederanno a una prima sanificazione e al successivo imballaggio. Una parte del materiale andrà a riciclo, un’altra sarà reimmessa nel circuito del riuso anche attraverso un lavoro di cernita e divisione manuale. L’impianto non emetterà all’esterno alcun odore e avrà una capacità di trattamento di circa 6.500 tonnellate all’anno.
“Per i rifiuti tessili a inizio 2023 partirà il nuovo servizio di raccolta porta a porta, adesso sperimentale, che sarà propedeutico all’attività del futuro centro di selezione – assicura l’assessore all’Ambiente Giordano Del Chiaro – Avviare a riciclo questi materiali per Capannori significa recuperare tra i 5 e gli 8 punti percentuali e andare oltre il 95% di raccolta differenziata. Questa è anche una delle principali finalità del protocollo d’intesa siglato da Comune di Capannori, Centro di Ricerca Rifiuti Zero, RetiAmbiente e Ascit per rendere Capannori città-capitale del riuso, del riciclo e dell’economia circolare in Italia ed Europa”.
Bravi a riciclare possibile fare riciclo di materassi di lana? A Roma dove? Oppure possibile prenderli per voi? Grazie
Caterina Palaia