Prato sta preparando un’ordinanza per bloccare l’impiego del glifosato. A Pistoia ieri il convegno “La terra grida: è ora di cambiare, cominciamo dall’agricoltura”.
PRATO – PISTOIA – Anche il Comune di Prato, dopo quelli di Carmignano e Vernio, sta predisponendo una specifica ordinanza per bloccare l’impiego del glifosato, uno dei più pericolosi diserbanti usati in agricoltura. La notizia in una nota del Wwf Toscana che ricorda come l’IARC (l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) lo abbia inserito fra i “probabili cancerogeni per l’uomo” e che diverse nazioni lo hanno già messo al bando.
“Direzione purtroppo contraria – sottolinea l’associazione– a quella intrapresa dalla Regione Toscana che, con una delibera di fine luglio, ne consente invece l’utilizzo, insieme ad altri prodotti fitosanitari, anche nelle aree di salvaguardia dei bacini di prelievo di acqua per uso idropotabile. E’ evidente che sul territorio vi sono, per fortuna, amministrazioni lungimiranti e vicine alla salute dei cittadini e dell’ambiente”.
A Pistoia e dintorni è grande la presenza di industrie e coltivazioni vivaistiche con valori della media annua dei pesticidi totali nei corsi d’acqua, come confermano i dati ARPAT del mese di marzo 2018, che risultano oltre 30 volte il limite per il Fosso Quadrelli e 20 volte per la Brana. Il maggior contributo è dovuto al glifosate e all’Ampa, oltre a vari erbicidi come Oxadiazon, Oxifluorfen e Pendimethalin.
Ieri intanto si è svolto il convegno “La terra grida: è ora di cambiare, cominciamo dall’agricoltura” promosso dall’associazione Alleanza Beni Comuni e dal Centro di Documentazione di Pistoia con il patrocinio del Comune di Carmignano. Tra i temi affrontati, il passaggio da un’agricoltura che fa uso di sostanze chimiche a una completamente biologica per evitare ricadute non solo su chi ci lavora, ma anche sui cittadini che vivono a ridosso di vivai e coltivazioni.
Fonte: Wwf Toscana
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