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Pescatori spazzini, “Arcipelago pulito” diventa proposta di legge nazionale

Foto di Walter Fortini, Toscana Notizie
Foto di Walter Fortini, Toscana Notizie
Presentata da Rossella Muroni (Leu) è adesso all’esame della Commissione Ambiente della Camera. Ministero e Regioni potranno stipulare convenzioni con i pescatori.

 

di Gabriella Congedo

È iniziato ieri in Commissione Ambiente alla Camera l’esame della proposta di legge – ispirata all’esperienza toscana di “Arcipelago pulito” – per ripulire il mare da plastica e rifiuti grazie all’aiuto dei pescatori. L’ha presentata la deputata Leu Rossella Muroni, già presidente nazionale di Legambiente.

Foto dal profilo Twitter di Rossella Muroni
Foto dal profilo Twitter di Rossella Muroni

Secondo l’Onu sono 8 milioni le tonnellate di plastica che ogni anno finiscono nelle acque del Pianeta. Il testo – spiega Muroni – introduce la possibilità per ministero dell’Ambiente e Regioni di stipulare convenzioni con i pescatori per la raccolta dei rifiuti marini che questi incontrano durante la normale attività di pesca. Una volta rientrati in porto, i pescherecci porteranno i rifiuti recuperati nell’isola ecologica portuale, senza dover pagare oneri aggiuntivi. Per verificare l’effettivo andamento del recupero dei rifiuti marini sono previsti un programma di monitoraggio costante e una relazione da inviare annualmente alle Camere”.

Per meglio comprendere la novità della proposta di legge va ricordato che adesso, per un vuoto normativo, il pescatore è ritenuto responsabile dei rifiuti che riconduce in porto, anche quelli raccolti in mare perché casualmente rimasti nelle reti. Anzi, ne dovrebbe addirittura pagare i costi di smaltimento. La conseguenza è che i rifiuti tirati su insieme al pesce vengono puntualmente ributtati in mare.

Per rimediare a questo assurdo corto circuito ha preso il via l’anno scorso in Toscana il progetto “Arcipelago pulito”, voluto dalla Regione insieme a Legambiente, Unicoop e altri partner. Una sperimentazione unica in Italia e in Europa che ha visto una cooperativa di pescatori di Livorno e una mezza dozzina di pescherecci impegnati a raccogliere la plastica recuperata durante la normale attività di pesca e ad avviarla al corretto smaltimento.

È andata benissimo, non solo per la quantità di rifiuti raccolti dai pescatori (16 quintali in quattro mesi) ma anche per la risonanza mediatica, tanto che dell’esperienza di “Arcipelago pulito” si è parlato anche al Parlamento Europeo. Adesso però serve una legge nazionale.

Il cuore della proposta di legge – conclude Rossella Muroni – è puntare al risanamento dell’ecosistema marino grazie al coinvolgimento attivo dei pescatori. Una misura ispirata all’esperienza positiva del progetto sperimentale Arcipelago Pulito e che è stata ‘adottata’ anche dal ministro Costa, che ha più volte annunciato di volerla inserire nel suo Ddl ‘Salva-mare’”.

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