La nuova presidente di Aidda Toscana Antonella Giachetti: “L‘etica di impresa e la sostenibilità globale di produzioni e servizi sono l’unica risposta per dare un futuro alla nostra regione”.
“Non può esistere oggi un modello di sviluppo che veda la crescita e il rispetto dell’ambiente come due opposti”. Con l’auspicio di un nuovo corso verso la sostenibilità ha inaugurato il suo mandato Antonella Giachetti nuova presidente di AIDDA Toscana, l’associazione delle donne imprenditrici e dirigenti d’azienda.
“Serve un modello nuovo – continua la neo presidente – che non rinunci agli standard di sviluppo sociale che siamo riusciti a conquistare: la chiave di volta è l’abbandono di una logica del profitto a tutti i costi, di un approccio individualista esasperato in cui l’imprenditore, come anche qualsiasi altro cittadino, vede nei propri interlocutori degli antagonisti piuttosto che dei soggetti con cui cooperare. Questo è il primo passo, compiuto il quale si potrà riuscire a considerare l’ambiente non tanto come un luogo da depredare quanto come una risorsa da tutelare e condividere. Ma, ripeto, bisogna partire da una nuova visione esistenziale, in cui il singolo individuo rinunci a un po’ della propria visione egocentrica in nome di una visione fraterna e altruistica. E non pensiamo a una “decrescita felice”: ritengo possibile una forte crescita effettiva legata alla totale riconversione del sistema attuale”.
“Da adesso in poi l’impresa potrà solo essere etica – aggiunge Giachetti – Questo vale a tutti i livelli, anche per la Toscana: l’etica di impresa e la sostenibilità globale delle produzioni e dei servizi sono l’unica risposta per dare un futuro alla nostra regione, a partire dall’artigianato e dal turismo che va trasformato in un movimento slow per contrastare un mordi e fuggi che è l’esatto contrario della sostenibilità. Servono poi proposte che diano spazio al lavoro creativo e di collaborazione delle “botteghe”, enfatizzando la qualità e la capacità dei nostri prodotti di durare nel tempo, in linea con la più ampia e globale esigenza di produrre secondo una logica che rispetti la sostenibilità e l’ecosistema”.
Fonte: Città Metropolitana di Firenze
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