Serviranno a coprire le spese degli oltre 400 operai forestali ma anche interventi per la sostenibilità, comprese le certificazioni di qualità ambientale.
Redazione
10 maggio 2023
La Toscana è la regione con la più ampia superficie boscata in Italia che copre il 52% del suo territorio. Il 10% di questo enorme polmone verde forma il patrimonio agricolo forestale regionale e adesso per la sua gestione è in arrivo un’iniezione di 7 milioni e 200mila euro. Il finanziamento, informa la Regione, va a coprire le spese degli oltre 400 operai forestali in forza a Unioni di Comuni e Comuni, dedicati sia alle attività di forestazione e manutenzione sia a quelle di lotta agli incendi boschivi.
“Sono risorse che vanno a beneficio della gestione del nostro patrimonio regionale – ha detto la vicepresidente e assessora all’Agroalimentare e alle Foreste Stefania Saccardi – che ammonta, nel complesso, a circa il 10% dell’intero patrimonio forestale della Toscana. Al suo interno ci sono centinaia di chilometri di strade forestali e diverse decine di strutture, molte delle quali ospitano attività che qualificano un territorio di grande pregio ambientale da fruire in maniera sostenibile e da gestire in maniera tale che crei opportunità economiche e occupazionali”.
I fondi saranno utilizzati anche pe la Strategia Forestale Nazionale, grazie alla quale si vogliono portare avanti le azioni per rafforzare la pianificazione e la certificazione forestale delle superfici dei 52 complessi forestali in gestione agli enti competenti, tutti già dotati di piani che tuttavia devono in parte essere rinnovati.
Tutta la superficie boscata di proprietà regionale, si apprende ancora dalla Regione, raggiungerà la doppia certificazione PEFC e FSC – due certificati di qualità con cui viene assicurata la tutela ambientale contribuendo in modo attivo all’uso sostenibile delle risorse forestali – con l’obiettivo di incrementare la sostenibilità degli interventi “che in Regione Toscana – prosegue Saccardi – rimane uno dei cardini del sistema garantendo il mantenimento del patrimonio forestale nelle sue funzioni ambientali, sociali ed economico-produttive”.
Altri 600.000 euro saranno dedicati alla predisposizione della Carta Forestale della Toscana, mentre quasi 1.300.000 euro saranno impiegati per interventi selvicolturali a sostegno della gestione forestale sostenibile per i castagneti da frutto e il sistema delle pinete litoranee.
Il Coordinamento Montagnola Senese è un insieme di associazioni e comitati nato per proteggere l’omonimo territorio, in gran parte boscato e tutelato.
Ambiente unico, paesaggio fonte di salubrità per l’intera provincia e di meraviglia per centinaia di migliaia di visitatori, negli ultimi anni subisce un vero e proprio assalto per legname e biomassa da bruciare, a discapito del futuro dei boschi. I tagli sono ripetuti ed intensi con rilevazioni di molte infrazioni da parte dei Carabinieri Forestali.
La situazione ha spinto il Coordinamento a contattare i sindaci dei 10 comuni: Casole d’Elsa, Chiusdino, Colle Val d’Elsa, Monteriggioni, Monticiano, Murlo, Poggibonsi, Radicondoli, Siena e Sovicille, per chiedere incontri urgenti.
Non e’ chiaro con che criterio vengano protetti e valorizzati i SIC (Siti di interesse comunitario) le ZSC (Zone Speciali di Conservazione) come la Montagnola Senese se si consentono:
– tagli con potenti mezzi pesanti (pinze “wood cracker” con seghe e sollevatore telescopico rotante),
– cippatura in loco (cippatori a tamburo PTH 1200/1000 per cippare tronchi di grande diametro),
– passaggio di TIR sulle strade minori,
– passaggio di giganteschi trattori e cingolati dappertutto nei boschi, causando la solcatura, denudamento e
compressione del suolo, e predisponendo all’erosione e al dilavamento, o taglio di alberi vetusti che dovrebbero essere risparmiati.
Anche alberi indicanti i sentieri realizzati dalla Sezione di Siena del CAI sono stati abbattuti.
I boschi, e in particolare le riserve naturali i Parchi sono un bene collettivo inestimabile, il mezzo più importante per salvarci dalla crisi climatica, per migliorare la qualità dell’aria e dell’acqua, per tutelare il ciclo dell’acqua e per conservare la biodiversità dell’ecosistema Montagnola Senese.
Ecco cosa chiediamo alle autorità dei 10 comuni coinvolti:
• TRASPARENZA dell’operato amministrativo e coinvolgimento della popolazione;
• COINVOLGIMENTO DELLE NOSTRE ASSOCIAZIONI E DEI COMITATI TRAMITE INCONTRI PERIODICI, come stabilito per legge;
• AZIONE DI PRESSIONE POLITICA – le autorità locali si facciano carico di esprimere tali istanze dei cittadini presso la Regione Toscana e i suoi uffici competenti.
La gravità della situazione non consente tentennamenti o rimpalli di responsabilità ed i Sindaci debbono agire facendo la loro parte. Non sono stati eletti per assistere passivi a questo scempio ma per tutelare insieme ai cittadini e alle loro associazioni il territorio che gli è stato affidato!
I Comuni coinvolti e l’Unione dei Comuni della Val di Merse devono dire da che parte stanno e dimostarlo con fatti concreti. Non si possono autorizzare tagli boschivi se poi non si è in grado di controllare nulla!
Coordinamento per la protezione della Montagnola senese:
Associazione LaGorà
Club Alpino Italiano sezione di Siena
Comitato Elsa Viva
Comitato dei Difensori della Toscana
Comitato per la Salvaguardia della Montagnola Senese Il Giardino dei Colori
Italia Nostra sezione di Siena
Movimento per la Terra e per la Comunità Umana WWF Siena
Per contattarci e prender parte alle nostre iniziative:
comitatomontagnolasenese@gmail.com