All’Università di Siena prima edizione della “Summer School on Sustainable Development”. 30 partecipanti da tutta Italia al lavoro dal 10 settembre per presentare soluzioni innovative.
SIENA – Due settimane di lezioni, esercitazioni e gruppi di lavoro interamente dedicate ai temi dello sviluppo sostenibile: parte lunedì 10 settembre all’Università di Siena la scuola di alta formazione organizzata dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), in collaborazione con Santa Chiara Lab dell’Ateneo senese, Fondazione Enel,Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile e altri importanti partner.
Durante la prima settimana di lavoro i 30 partecipanti, selezionati tra un totale di 146 candidature, tra cui studenti e accademici impegnati nella ricerca, ma anche esperti di comunicazione e di sostenibilità in aziende private, policy makers e amministratori, saranno impegnati in una formazione multidisciplinare, trasversale alle varie dimensioni dello sviluppo sostenibile, economica, sociale e ambientale. Alle lezioni teoriche si alterneranno percorsi educativi non formali in luoghi di rilevante interesse storico, con visite guidate e percorsi urbani. Fino al 21 settembre, i partecipanti si confronteranno con docenti, esperti provenienti dal mondo delle imprese e rappresentanti di enti e istituzioni per affrontare, in tre gruppi di lavoro, i temi delle politiche, della scienza e innovazione e dei nuovi modelli di business per lo sviluppo sostenibile ed elaborare nei project work conclusivi proposte e soluzioni innovative.
La Siena Summer School on Sustainable Development, prima in Italia dedicata ad approfondire i temi globali della sostenibilità in relazione all’Agenda 2030 dell’ONU, è coordinata dal portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini e dal presidente di SDSN Mediterranean e docente dell’Ateneo senese Angelo Riccaboni. “La scelta di Siena –spiega il professor Riccaboni – è coerente con la sua storia e le sue caratteristiche. La città e il suo territorio, come raffigurato nei celebri affreschi del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti, sono da sempre attenti a promuovere uno sviluppo che concili fra loro le dimensioni economica, sociale e ambientale. Le analisi condotte anche dalle Nazioni Unite dimostrano invece che oggi l’umanità sta consumando più risorse di quelle a disposizione. E’ fondamentale allora creare cultura e consapevolezza del fatto che tutti possiamo dare un contributo attraverso i nostri stili di vita”.
Fonte: Università di Siena
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