I giudici amministrativi hanno confermato la validità dell’iter autorizzativo. Giudicati infondati tutti i motivi riportati dai ricorrenti.
di Gabriella Congedo
12 gennaio 2023
VICCHIO, DICOMANO (Fi) – Via libera al progetto del Parco Eolico di Monte Giogo di Villore in Mugello: dopo il rinvio di dicembre il TAR della Toscana ha respinto i due ricorsi presentati uno da Italia Nostra e CAI sezione di Firenze e l’altro dal Comune di San Godenzo per bloccare l’impianto sulle montagne mugellane tra Vicchio e Dicomano. I giudici amministrativi hanno ritenuto infondati tutti i motivi riportati dai ricorrenti.
Il progetto prevede sette aerogeneratori che produrranno 80 milioni di kWh annui con un risparmio stimato di circa 40 mila tonnellate all’anno di CO2. Soddisfazione da parte del Gruppo Agsm Aim, l’azienda veneta che costruisce l’impianto ma aveva momentaneamente sospeso i lavori per autotutela. “Il Gruppo Agsm Aim non ha mai avuto dubbi sull’esito della sentenza data la robustezza dell’iter autorizzativo ampio, profondo e dettagliato – fanno sapere – Già il pronunciamento ambientale positivo e l’autorizzazione unica rilasciata dalla Regione Toscana erano inattaccabili. La decisione della Regione Toscana era stata peraltro convalidata all’unanimità dal Consiglio dei ministri dopo un’ulteriore attenta valutazione”.
Anche per Legambiente, che ha indicato nel parco eolico di Villore un’opera strategica per la transizione ecologica, il via libera al progetto è “una bella notizia per la lotta alla crisi climatica, che avanza in modo sempre più distruttivo anche in Toscana“. Il sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa da parte sua chiede che ora si riprendano subito i lavori per terminare la costruzione dell’impianto nei tempi previsti: “Prendiamo atto della sentenza del Tar, che si è pronunciato in modo netto sull’iter autorizzativo della Regione. Ora avanti con l’intervento, si proceda nei tempi stabiliti del cronoprogramma, con attenzione massima all’ambiente e i ripristini dell’area interessata come chiesto e previsto”.
Naturalmente nessuna attività umana è a impatto zero e l’eolico non fa eccezione; si tratta di cercare il giusto equilibrio e non è facile. “In Italia un iter autorizzativo può durare anni e capita anche che un progetto con valutazione di impatto ambientale sia rimesso in discussione – dice Stefano Corsi dell’Ordine degli Ingegneri di Firenze –Tutto questo produce ritardi nella transizione energetica alle fonti rinnovabili e nel frattempo si continua a produrre con fonti fossili. L’Italia rimane indietro rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea e ai propri programmi: nel 2023 dovevano essere realizzati nuovi impianti a fonti rinnovabili per 9-10 GW, invece ne sono stati realizzati meno della metà”.
Resta da capire se Italia Nostra e il Comune di San Godenzo, una volta lette le motivazioni delle sentenze, faranno appello al Consiglio di Stato o se la querelle giudiziaria sarà definitivamente conclusa.
Aggiungi un commento