Un progetto da 70 milioni di euro su 120 ettari che, secondo le due associazioni, anziché rilanciare il territorio si trasformerà nell’ennesima cementificazione .
CAVRIGLIA (Ar) – Un mega Parco dello Sport su un’area di 120 ettari al posto delle ex discariche minerarie di Bellosguardo, con strutture destinate allo sport e all’accoglienza turistica e percorsi di tutti i tipi. Un progetto da 70 milioni di euro, per il quale il Comune di Cavriglia ha già pubblicato ad agosto il bando pubblico rivolto agli investitori privati, sul quale poggiano molte speranze di rilancio del territorio. E contro il quale WWF e Lipu sono ben decisi a dare battaglia.
“Questo progetto è stato presentato come “la rivoluzione verde di Cavriglia” – scrivono le due associazioni in una nota congiunta – ma di “verde” in realtà sembra aver ben poco e rischia di trasformarsi nell’ennesima cementificazione, proposta secondo uno schema di “valorizzazione e riqualificazione” purtroppo già visto e che poco ha a che fare con l’ambiente e la sua riqualificazione”.
In Italia si perdono sotto il cemento 2 metri quadri di suolo al secondo, ricordano gli ambientalisti, e l’enorme superficie interessata dal progetto, 120 ettari, è quasi pari al totale della superficie di suolo consumata in Toscana nel 2017. E tutto questo “in un territorio che ha già pagato un prezzo molto alto all’attività umana e che avrebbe bisogno di altre proposte, basate su attività che valorizzano le dinamiche naturali già in atto (quelle che vengono definite “ex-discariche” ospitano oggi numerose specie animali di interesse regionale ed europeo), in primis attraverso la promozione di attività agricole, ma anche turistiche e di fruizione, purché in sintonia con gli aspetti naturalistici dell’area”.
WWF e LIPU promettono di vigilare in tutte le sedi “affinché non si realizzi l’ennesimo scempio a carico di un territorio, come quello valdarnese, già pesantemente compromesso da una urbanizzazione compulsiva”.
Visto come funziona in Italia , sono pienamente d’accordo con Lipu e WWF