Ecosistema

Padule di Fucecchio, entrano nel vivo i lavori per la sua tutela

Foto da Regione Toscana.
Foto da Regione Toscana.
Riparte il progetto di Regione e Cnr per aumentare la portata d’acqua dei principali canali. Obiettivo: rinaturalizzare un’oasi ambientale unica al mondo.

 

Procedono a ritmo serrato i lavori nel Padule di Fucecchio. Iniziati il 16 luglio, dopo il taglio della vegetazione da ieri sono iniziate le attività di scavo dell’alveo e di rimodellazione degli argini – che verranno rinforzati con il materiale escavato –  dei corsi d’acqua all’interno dei due sottobacini Fabbronese e Monaca-Righetti, più vicini all’area dell’invaso del Coccio.

L’area del Padule di Fucecchio, fortemente in sofferenza negli ultimi anni a causa del graduale interramento dei corsi d’acqua, potrà quindi iniziare quel processo di miglioramento atteso ormai da anni, fondamentale per garantire la sopravvivenza di uno dei panorami naturali più importanti del nostro Paese. Alle cause ambientali negli ultimi anni si erano sommate problematiche burocratiche che impedivano lo scavo e lo smaltimento dei materiali di risulta.

Una situazione complessa che la Regione Toscana si è impegnata a contrastare autorizzando, dopo un iter estremamente articolato, questo progetto che mira ad aumentare sensibilmente la portata d’acqua dei principali canali. Il personale del CNR di Pisa, incaricato delle verifiche dei valori dell’ossigeno disciolto nell’acqua e della sua corretta distribuzione, ha effettuato le analisi lungo i canali più importanti, decidendo per la messa in funzione degli impianti posizionati a Porto allo Stillo, a Ponte Faini, a Torre e a Castelfranco.

Fonte: Regione Toscana

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