Semolino e la tavolozza di vita
di Dario Boldrini
Vogliamo provare a cambiare il nostro rapporto con l’ambiente attraverso gli occhi di un bambino? Vi racconto una storia…
Semolino è un bambino sensibile capace di percepire la natura e commuoversi di fronte alla sua incantevole poesia. Lui vive l’ambiente con empatia e curiosità assoggettandosi alle piante e agli alberi. Sa di essere umano ma sente che lui stesso è parte di quella natura vegetale. Possiede questo sapere spontaneamente, come lo possiedono spontaneamente tutti i bambini in ogni dove.
E’ cresciuto in questi anni di crisi ecologica e ha sviluppato una propria cultura del rispetto, attenzione e cura per la natura. A scuola le maestre gli insegnavano le scienze naturali soltanto con spiegazioni alla lavagna, libri di testo e pennarelli di plastica mentre l’esperienza diretta era ridotta a seminare un fagiolo nel cotone, contare gli anni di un albero morto oppure fare la gita alla centrale del latte dove non c’erano né mucche, né profumi, né sapori, ma soltanto macchinari e tetrapak etichettati. A lui e i suoi amici piaceva arrampicarsi sugli alberi vivi, correre avanti e indietro sui prati fioriti e fare esperimenti con le piante, la terra e i colori.
I bambini sono attratti e stimolati da tutte quelle attività che coinvolgono i sensi e soprattutto oggi, in cui i tempi di attenzione sono sempre più brevi, è opportuno trasmettere loro l’entusiasmo e la passione che anima chi, oltre ad avere competenza, pratica attività in natura. Il dono dell’empatia e del trasporto nel comunicare i principi che stanno alla base di ogni ecosistema naturale è più efficace dell’autorità istituzionale.
L’orticultura con i bambini si può fare portandoli a osservare il bosco ma anche andando noi stessi nelle piazze in città con un cesto di bacche, un sacco di foglie, una cassetta di semi e una carriola di terra profumata in cui immergere le mani e il naso! Possiamo ispirare le nuove generazioni ad avvicinarsi con curiosità e fiducia all’agricoltura così da lasciarle libere di relazionarsi con le tradizioni e le avanguardie che da sempre hanno rigenerato il pianeta.
Semolino può aiutarci a ritrovare le basi affettive di queste buone pratiche, rendendo molto più vera ed efficace qualunque azione sostenibile. Può farci rivivere quella poetica comunione con la natura che sicuramente tutti abbiamo vissuto almeno una volta: una notte da adolescenti tra le lucciole in campagna, la bocca semiaperta per lo stupore di un fiore che sboccia, il maturare di un frutto, il vento forte sugli occhi chiusi, una lumaca che ci striscia su un dito, la sabbia che brucia i piedi, il pizzicore di una formica, l’odore dell’erba appena tagliata o quello della terra che precede un temporale estivo.
Semolino si chiama così perché da sempre sa raccogliere e far germogliare i semi aiutando la natura nel suo processo di gestazione, crescita e propagazione. Ma la cosa incredibile è che Semolino con i semi sa dipingere! E’ un disegnatore di giardini e orti e come i pittori portano sempre con sé una tavolozza di colori, lui porta sempre con sé la tavolozza di vita: un vecchio cassetto di legno da tipografo, pieno di semi di ogni tipo, divisi in base al colore della pianta che nascerà. Bordure lilla di agapanti con tratti lucenti di ginestra, sfumature gialle di iperico su base verde intenso di pitosforo… e poi spirali cangianti dal grigio elicriso al verde melissa, pennellate di girasoli e verbene su cornici arancio tagete e calendula.
Ma Semolino possiede anche un’altra caratteristica universalmente umana: è un artista. Esprime la propria interiorità con segno e colore, proprio come qualunque bambino di qualunque luogo traccia segni per dire: io sono. I suoi segni sono tratti fioriti, i suoi colori sono petali e foglie.
Dario Boldrini è nato e vive a Montespertoli (Fi). Dopo 12 anni di lavoro in uno studio di Architettura del Paesaggio di Firenze (ha progettato alcuni dei primi orti urbani) ha scelto di vivere nel podere di famiglia San Ripoli dove, insieme alla compagna Elisa, ha fondato l’associazione Seminaria. Un progetto che spazia dalla creazione di orti e giardini ai laboratori di orticoltura per bambini e adulti, dalle spirali di erbe aromatiche ai seminari di orti creativi.
Appassionato divulgatore, ha realizzato centinaia di servizi per il programma GEO di RAI 3 in giro per l’Italia. Il suo progetto della Terza Piazza a Firenze (Coop di piazza Leopoldo) è diventato un modello di aggregazione sociale.
“Giardiniere planetario” è una qualifica ereditata da Gilles Clèment, agronomo e paesaggista francese.
www.darioboldrini.net
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