Finora erano costretti a ributtarli in acqua per non rischiare multe. A fare da apripista alla legge è stata la Toscana con il progetto Arcipelago Pulito.
di Gabriella Congedo
È stato approvato in Senato il disegno di legge Salvamare, che aveva già ottenuto il via libera dalla Camera due anni fa. Da ora in avanti chiunque va per mare, in primis i pescatori, potrà portare a terra i rifiuti che finiscono accidentalmente nelle reti senza costi e senza rischiare di commettere illeciti. Tanto per farsi un’idea, un peschereccio tira su in media ogni giorno, insieme al pesce, fra i 30 e i 40 chili di plastica e rifiuti vari.
Sembrerà assurdo ma portare a terra questa roba finora non era possibile. A causa di un vuoto normativo i pescatori erano costretti a ributtare in acqua i rifiuti di plastica: la legge li considerava produttori se li avessero condotti a riva e, in ogni caso, avrebbero dovuto pagare una tassa sul loro smaltimento. Adesso invece avranno l’opportunità di scaricarli nei porti – che dovranno dotarsi di apposite strutture di raccolta – dove questi rifiuti saranno avviati a riciclo. Un decreto ministeriale si occuperà poi di stabilire un sistema di premi (non in denaro) per i pescatori virtuosi.
“Un grande passo avanti, soprattutto per la possibilità di coinvolgere in prima persona i pescatori, che hanno tutto l’interesse a tutelare le acque e le creature che le abitano – commenta l’associazione tartAmare di Grosseto -. In un report a fine 2020 dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) è stato denunciato come ogni anno nel Mediterraneo finiscano più di 200.000 tonnellate di plastica. Di questa spaventosa opera di inquinamento, purtroppo, l’Italia è uno dei maggiori responsabili, insieme a Egitto e Turchia: più della metà dei rifiuti gettati in mare, infatti, proviene da questi tre Paesi”.
La legge Salvamare ha un debito verso la Toscana poiché recepisce sul piano nazionale il progetto “Arcipelago Pulito” (leggi qui l’articolo ). Lanciato in via sperimentale nel 2018 nello spicchio di Tirreno davanti a Livorno, poi esteso ad alcuni porti della Maremma, ha consentito ai pescatori di quella zona di portare a riva i rifiuti pescati in mare senza essere costretti a pagarne lo smaltimento o rischiare multe.
Tornando all’iter parlamentare, il Senato ha approvato il disegno di legge apportando alcune modifiche alla prima stesura, pertanto sarà necessario un ulteriore passaggio alla Camera per l’approvazione definitiva. Per il momento ci possiamo accontentare, speriamo solo che non si vada troppo per le lunghe.
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