Mercoledì 26 gennaio a Cerreto Guidi un appuntamento per comprendere le opportunità dei terreni agricoli non produttivi per le produzioni agricole.
CERRETO GUIDI (Fi) – E’ necessario compiere molto lavoro per preservare e migliorare i terreni agricoli che non sono “produttivi” come boschi, stagni e altri spazi circostanti le colture e contemporaneamente ridurre l’uso di pesticidi. Il progetto Resifarms, coordinato dal Comitato per le Oasi Wwf dell’area fiorentina insieme a Rete Semi Rurali, ha l’obiettivo di naturalizzare gli spazi poco o affatto produttivi che ogni azienda contiene, oltre a richiamare l’attenzione sulle opportunità delle infiltrazioni rapide delle precipitazioni, utili a non accelerare l’erosione del suolo operata dagli agenti atmosferici.
Mercoledì 26 gennaio, dalle ore 15 alle 19 presso la biblioteca comunale Emma Perodi di Cerreto Guidi, l’appuntamento Tra agricoltura e natura, verso un nuovo modo di coltivare sarà l’occasione per trarre le prime conclusioni del progetto. Sono invitati aziende agricole, esperti del settore e tecnici di pubbliche amministrazioni. Gli interventi serviranno a descrivere le varie possibilità di un approccio innovativo nei confronti dell’agricoltura e del territorio. Coltivatori e tecnici agricoli non di rado conoscono in modo generico i benefici che i terreni agricoli non produttivi conferiscono alle produzioni agricole e trascurano l’importanza che questi spazi hanno per la natura, la salute e la società.
I relatori interverranno sulle attività già in atto nella Piana fiorentina, in Spagna, in Francia. Si parlerà del progetto sui muri a secco del Consorzio di bonifica medio Valdarno e delle iniziative di Rete Semi Rurali. Per partecipare è necessario prenotare ma sarà possibile anche prendere parte all’evento collegandosi online.
La Rete Semi Rurali è stata fondata nel 2007 per ricordare a tutti che la biodiversità agricola va conservata, valorizzata e sviluppata nelle campagne di tutto il mondo e dagli agricoltori, prima di tutto. La Rete e le 42 associazioni che ne fanno parte si oppongono a ciò che genera erosione e perdita della diversità e all’agricoltura mineraria basata sulla monocoltura intensiva e sulle colture geneticamente modificate. L’associazione è senza fini di lucro e ha sede a Scandicci in via di Casignano 25.
Fonte: Comune di Cerreto Guidi
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