Le carte vincenti del Comune mediceo: recupero delle aree degradate, tutela dell’ambiente, conservazione delle tradizioni agricole locali.
Redazione
11 novembre 2024
CARMIGNANO (Po) – Quasi un anno dopo il premio come Comune più virtuoso d’Italia (leggi qui l’articolo) Carmignano si aggiudica un nuovo riconoscimento nazionale: quello di “Città del Vino” con il miglior piano urbanistico. È quanto emerso a Firenze all’Innovation Center di Fondazione Cassa di Risparmio davanti a una platea di amministratori, docenti universitari e pianificatori urbanistici riuniti dall’Istituto nazionale di urbanistica e dall’associazione “Città del Vino”, che rappresenta più di 500 territori vocati alla viticoltura, per il forum “Turismo sostenibile e valoriale: le buone pratiche di Città del Vino fra enoturismo e pianificazione”.
Il riconoscimento di “Miglior pratica urbanistica delle città del vino. Miglior piano, buona pratica, progetto”, “come esempio virtuoso di pianificazione integrata e azioni in favore dell’ambiente, della sostenibilità, della fruibilità turistica e della tutela del paesaggio vitivinicolo” è stato consegnato al sindaco Edoardo Prestanti dall’associazione Città del Vino di cui è coordinatore regionale.
A fare la differenza per il Comune del Montalbano, che si è imposto sulla veneta Valdobbiadene, terra di Prosecco, il Piano strutturale adottato a gennaio.
Era stato lo stesso Prestanti, poco prima di ottenere per il Comune l’importante riconoscimento, a illustrare le linee guida del Piano strutturale di Carmignano e di una politica urbanistica che punta “al recupero e al riuso di aree degradate e di insediamenti industriali e artigianali, a favorire il recupero del patrimonio edilizio storico, al mantenimento e sviluppo delle attività produttive agricole, industriali, artigianali, a preservare le tradizioni agricole locali, a tutelare e valorizzare l’ambiente del Montalbano, a incentivare per le medie e grandi aziende vitivinicole interventi di messa in sicurezza idraulica”.
Il Piano strutturale (Riccardo Breschi coordinatore e Maurizio Silvetti responsabile del procedimento, entrambi ringraziati dal sindaco) riconosce le straordinarie risorse storiche e paesaggistiche di Carmignano la cui componente agricola, rimasta pressoché invariata nonostante le trasformazioni e l’urbanizzazione del fondovalle, forma ancora oggi il tessuto centrale e connettivo del Comune mediceo. “Carmignano resta fortemente legata alla sua identità – ha aggiunto il sindaco – che intendiamo preservare in ogni modo, anche sviluppando forme sostenibili di fruizione tristica e del tempo libero”.
Fonte: Comune di Carmignano
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