Rifiuti e riciclo

Nuovi impianti di recupero e riciclo dei rifiuti in Toscana, la Regione ha pubblicato il bando

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Selezione e riciclo della plastica nell'impianto Revet di Pontedera

Novanta giorni di tempo per partecipare. Monia Monni: “Obiettivi: aumentare riutilizzo e riciclo, no a nuovi termovalorizzatori e discariche”.

 

di Iacopo Ricci

Il nuovo corso sui rifiuti in Toscana sembra essere incominciato. La Regione ha pubblicato il bando per nuovi impianti di recupero e riciclo dei rifiuti urbani, per la precisione un “avviso pubblico esplorativo per la manifestazione di interesse alla realizzazione di impianti di recupero/riciclo rifiuti urbani e/o rifiuti derivati dal trattamento degli urbani”.

I soggetti pubblici e privati interessati hanno 90 giorni di tempo per partecipare e proporre impianti e luoghi. La condizione imprescindibile è che deve trattarsi di “impianti di recupero/riciclo di rifiuti urbani e rifiuti derivanti dal trattamento degli urbani”. Dunque niente termovalorizzatori. Tra le altre cose le manifestazioni d’interesse dovranno indicare tipologia e quantità di rifiuti urbani (e derivanti dal trattamento degli urbani) che sono disposte ad accogliere e garantire l’accesso agli impianti «a tariffe regolate e predeterminate».

Il bando è il primo passo verso il nuovo Piano regionale dei Rifiuti e delle Bonifiche i cui pilastri, secondo quanto ha assicurato in più occasioni l’assessora regionale all’Ambiente Monia Monni, saranno l’addio definitivo alla termovalorizzazione e il recupero dei materiali in impianti di economia circolare. Strutture delle quali oggi la Toscana è assai carente. Infatti una grande quota di rifiuti solidi urbani al momento non viene riciclata da filiere del riuso e circa il 20% del 60% di media raccolto con la differenziata finisce in discarica o negli inceneritori esistenti.

L’avviso – spiega Monia Monni – rappresenta lo strumento operativo per guidare la transizione verso un’economia circolare con un modello di sviluppo economico che abbia come obiettivo non solo il profitto ma anche progresso sociale e salvaguardia dell’ambiente”. E per allungare la vita dei materiali bisognerà creare vere e proprie filiere del riciclo. “Sono tre gli obiettivi prioritari: raggiungere entro il 2025 almeno il 55% di riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti urbani, no a nuovi termovalorizzatori e no a nuove discariche”.

Sono ammessi a partecipare, spiega la Regione, gli operatori economici autorizzati alla gestione dei rifiuti, iscritti al registro delle imprese della provincia in cui l’operatore stesso ha la propria sede. La manifestazione di interesse va redatta secondo il modello allegato all’avviso e inviata alla Regione entro 90 giorni dalla data di pubblicazione sul Burt, prevista il 1° dicembre. Ci sarà tempo perciò fino al 28 febbraio 2022.
Qui il testo completo dell’avviso e il modello di presentazione delle domande.

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