La nuova coppia si è insediata su un nido artificiale allestito dai Carabinieri Biodiversità di Follonica nella riserva naturale di Duna Feniglia.
Redazione
ORBETELLO (Gr) – Da qualche giorno i siti di nidificazione del Falco pescatore in Toscana sono diventati sette grazie a una new entry. Su un nido artificiale allestito dai Carabinieri Biodiversità di Follonica nella riserva naturale statale di Duna Feniglia si è insediata una nuova coppia e il 25 aprile c’è stata la deposizione del primo uovo. Un evento eccezionale, il Falco pescatore è un uccello rarissimo che ha rischiato seriamente di estinguersi.
È stato possibile osservare i due falchi in tempo reale grazie alla telecamera installata sul nido dal Progetto Falco pescatore, il team che dal 2006 si adopera per favorire il ritorno in Toscana e in Italia di questo rapace raro e minacciato.
Il maschio della coppia, si apprende dalla loro pagina Facebook, si chiama Odaba, è molto giovane (3 anni) e sicuramente alla prima riproduzione. È nato nella vicina Oasi WWF di Orbetello, dove è stato inanellato e dotato di Gps. Dopo il primo anno di vita trascorso lungo la costa meridionale della Sicilia è tornato in Italia centrale e ha girovagato tra parco della Maremma e lago di Corbara in Umbria, con una puntata più a nord e un’escursione nell’Arcipelago toscano. Nei primi mesi dell’anno ha incominciato a frequentare il nido di Feniglia e poco dopo l’ha raggiunto una femmina non inanellata che è stata chiamata Ansedonia.
Forse per un po’ di inesperienza del maschio i comportamenti riproduttivi sono andati per le lunghe. Il 25 aprile è la deposizione più tardiva accertata da quando il falco pescatore ha ricominciato a nidificare in Italia (2011) per cui il delicatissimo periodo di cova (38-44 giorni) e quello di allevamento dei piccoli (altre 8-10 settimane) andranno a coincidere con un periodo di grande afflusso turistico. Per questo motivo e per salvaguardare la riproduzione di questa rara specie (ci sono solo 6 nidi quest’anno in Italia) i Carabinieri Biodiversità di Follonica hanno vietato l’accesso nelle immediate vicinanze del nido.
Duna Feniglia è una delle 150 Riserve naturali statali e foreste demaniali gestite dai Carabinieri Forestali attraverso il Raggruppamento e i Reparti CC Biodiversità. Si tratta di veri e propri scrigni di biodiversità che formano una rete di aree protette tutelate in maniera assoluta.
“La nidificazione del Falco pescatore a Duna Feniglia è la dimostrazione di una buona gestione dell’area per la qual cosa faccio i complimenti ai Carabinieri forestali – ha commentato il presidente di Federparchi e ideatore del progetto Falco pescatore Giampiero Sammuri -. Sono particolarmente contento della scelta che abbiamo fatto di istallare una telecamera sul nido. Mentre in altri casi siamo andati sul sicuro, nel senso che c’erano state nidificazioni negli anni precedenti, questa volta abbiamo seguito un’intuizione, suggerita dalla nostra esperienza”.
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