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Nuova funivia dell’Abetone, ancora pareri discordanti sulla fattibilità

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Il progetto di funivia Doganaccia – Corno alle Scale non convince il comitato “Un altro Appennino è possibile” e l’ex sindaco Diego Petrucci.

 

Redazione
4 settembre 2024

ABETONE CUTIGLIANO (Pt) – L’Abetone è il centro principale del comprensorio omonimo, tra i più importanti dell’Appennino settentrionale, costituito da circa 50 km di piste, per un totale di circa 30 tracciati serviti da 22 impianti di risalita. La zona è da sempre soggetta a un rigido clima invernale e a copiose nevicate tra ottobre e maggio ma con i cambiamenti climatici degli ultimi anni i gestori degli impianti sciistici faticano persino a garantire un innevamento minimale con la neve artificiale date le temperature sopra lo zero. Anche da queste parti la neve cade in quantità sempre minore.

Nonostante le condizioni climatiche in cantiere c’è il progetto della “Nuova funivia Doganaccia – Corno alle Scale”, voluta dalla provincia di Pistoia con il supporto della Regione, che dovrebbe collegare un tracciato di oltre 2 chilometri, da quota 1512 a 1780 metri. Il finanziamento, stabilito prima ancora che lo studio fosse realizzato, ammonta a quasi 16 milioni di euro.

Tra chi avversa questa grande opera c’è il comitato “Un altro Appennino è possibile”, nato a Pistoia nel luglio 2023 e promosso da Italia Nostra sezione Toscana, Legambiente Pistoia, Touring Club Italiano-Consoli della Toscana, Italia Nostra sezione Valdinievole e sottosezione di Pistoia, Lipu-sezione di Pistoia, a cui hanno aderito decine fra associazioni e comitati locali. Il comitato ribadisce che si tratta di “un intervento dannoso per l’ambiente, fortemente alterante e inutile a rilanciare l’economia della Montagna Pistoiese” mentre per il presidente della Regione Eugenio Giani è “un’opera che valorizza la montagna e consente di collegare Toscana ed Emilia, un obiettivo perseguito da decenni che ora è realizzabile grazie alla disponibilità delle risorse finanziarie e delle autorizzazioni necessarie, compresa quella della Soprintendenza”.

Immagine da Un altro Appennino è possibile
Immagine da Un altro Appennino è possibile

 

Alla metà di luglio, comunque, l’area tecnica della Provincia di Pistoia ha inviato un avviso di proposta di variante urbanistica al Comune di Abetone Cutigliano. Gli amministratori locali sono sostanzialmente favorevoli ma secondo il comitato non si menziona che in realtà l’impianto funiviario non collegherà le due località sciistiche in quanto la funivia terminerà la sua corsa prima del Corno alle Scale, non raggiungendo neppure il Lago Scaffaiolo”. 

Gli ambientalisti fanno notare che sarebbero diversi gli interventi rilevanti e invasivi necessari per la costruzione di una strada di soccorso come l’abbattimento di qualche centinaio di alberi vicino alla stazione di partenza, lo spianamento, la regolarizzazione e il consolidamento di una striscia di terreno ampia almeno 4 metri e lunga quanto il percorso della funivia. Tutto ciò andrebbe a interessare un’area inserita nella Rete europea Natura 2000 e dal 2016 parte della zona speciale di conservazione Monte Spigolino – Monte Gennaro.

Contrario a questo progetto anche Diego Petrucci, consigliere regionale di Fratelli d’Italia ed ex sindaco di Abetone Cutigliano: “Più che Doganaccia-Corno alle Scale sarebbe utile un collegamento funiviario dalla Croce Arcana verso Capanna Tassoni, così la Doganaccia diventerebbe il comprensorio di riferimento di Fanano con un impatto ambientale molto meno invasivo e un tracciato esposto a nord dove la neve resiste molto più a lungo. Poi bisognerebbe pensare seriamente al collegamento Abetone e Cimone che cambierebbe il volto dell’Appennino”.

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