Una parte delle casse per il pesce sostituite da cassette lavabili e riutilizzabili, le altre riciclate per fabbricare nuovi oggetti come i cestini per la spesa.
di Gabriella Congedo
Ci sono voluti tre anni di lavoro e alcune sperimentazioni parziali ma adesso il progetto “Zero polistirolo in discarica” di Unicoop Firenze è pronto per partire nei 54 punti vendita.
Si tratta delle 810 mila casse di polistirolo impiegate ogni anno per la consegna del pesce nei reparti pescheria, che hanno rappresentato fino a oggi il 60% in volume del totale di rifiuti indifferenziati della catena di supermercati, con alti costi ambientali e di smaltimento.
Il progetto è basato su due strategie parallele: il 40% delle casse usa e getta sarà sostituito da casse di plastica azzurra lavabili e riutilizzabili in un circuito chiuso, come già avviene da qualche mese nei punti vendita toscani di Unicoop Tirreno; il 60% invece sarà avviato a una seconda vita come materia prima per la creazione di nuovi oggetti.
Questa seconda strategia ha richiesto un lungo lavoro di ricerca. Inizialmente il progetto sembrava non praticabile ma infine si è trovata la soluzione: dopo l’uso le casse vengono pulite e inviate a un punto di raccolta unico che compatta il polistirolo, per ridurre il volume e i relativi costi di spedizione.
I “lingotti” di polistirolo vengono poi ritirati da aziende che dopo averli trasformati in perline di plastica li usano per fabbricare nuovi oggetti, fra i quali cestini spesa simili a quelli del supermercato.
Per quanto riguarda invece il 40% di casse da sostituire, il progetto, sviluppato in collaborazione con Cpr System, entrerà a pieno regime entro la fine del 2019, quando tutti i 20 fornitori nazionali avranno sostituito il polistirolo con le casse azzurre.
In numeri, informa Unicoop Firenze, 300 mila casse di polistirolo eliminate, pari a circa 64 tonnellate in meno all’anno di rifiuti immessi nell’ambiente.
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