Pasti espressi, abolizione dell’usa e getta, materie prime del territorio, lotta agli sprechi. Nelle scuole del Comune la refezione scolastica riparte in sicurezza senza invertire la rotta.
Redazione
BAGNO A RIPOLI (Fi) – Niente materiale a perdere, nessuna monoporzione, nessun pasto preconfezionato. L’emergenza sanitaria non fa invertire la rotta rispetto alla scelta “100% plastic free” adottata da tempo per le mense scolastiche di Bagno a Ripoli. Allo stesso modo i pasti continueranno a essere espressi, fatti con materie prime locali, biologiche e di filiera corta. Insomma sulla qualità delle sue mense scolastiche – tra le migliori d’Italia secondo Slow Food – Bagno a Ripoli non torna indietro.
Dalla prossima settimana SIAF, la società di refezione del Comune, dopo la chiusura forzata delle scuole causa lockdown tornerà a preparare il pasto per 1600 studenti, dalle materne alle medie.
Naturalmente qualche cambiamento ci sarà. Tutti i bambini pranzeranno in classe al proprio banco, che verrà igienizzato prima e dopo il pasto. Sarà potenziata la presenza in classe delle sporzionatrici di Siaf che potranno servire i bambini direttamente al loro posto o con soluzioni specifiche per ogni scuola individuate insieme al Comune e alle direzioni didattiche.
E’ stato fatto tutto il necessario per ripartire in sicurezza e nel rispetto dei protocolli anti-Covid, assicurano dal Comune e da Siaf, ma sulla qualità non si transige. Il menù conserva e rilancia l’impiego di prodotti di qualità, senza conservanti, materie prime locali, biologiche e di filiera corta, a partire dall’olio di Bagno a Ripoli fino alle verdure di stagione messe a disposizione dalle aziende agricole del territorio.
Alcuni piatti saranno tuttavia resi più semplici per rendere gli alunni più autonomi, specie i più piccoli. Alla “ciccia” da tagliare, così, si prediligono quest’anno i bocconcini di carne o il polpettone, più facili da mangiare da soli ma altrettanto buoni. E come sempre, la mensa scolastica di Bagno a Ripoli si conferma 100% plastic free, con la completa eliminazione del materiale a perdere dalle tavole dei bambini che consente alle scuole ripolesi di risparmiare 21 tonnellate di plastica all’anno.
“Se l’attenzione alle materie prime è da sempre il pallino della nostra mensa – dichiara il sindaco Francesco Casini – a dispetto della difficoltà del momento si rilancia l’attenzione all’ambiente con l’addio alla plastica e la lotta agli sprechi alimentari, e si rafforza il concetto del pranzo a scuola come momento educativo fondamentale per i più piccoli”.
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