Alessandro Torlai (Irriducibili Liberazione Animale): “In Italia è soprattutto un problema culturale che in altri Paesi europei non c’è”.
di Gabriella Congedo
BUCINE (Ar) – Si può trascorrere la festa del Primo Maggio in tanti modi: andando al mare, in campagna, o magari godendosi finalmente una delle tante feste e manifestazioni che ci sono in giro dopo due anni di astinenza causa Covid. A Bucine, nel Valdarno aretino, i volontari dell’associazione Irriducibili Liberazione Animale hanno preferito impiegare questa giornata raccogliendo “il sudicio degli altri” sulle strade.
Erano in quattro e hanno passato al setaccio un tratto della provinciale della Valdambra, una strada molto trafficata che va in direzione Siena e verso il mare. In poche centinaia di metri hanno raccolto tanti di quei rifiuti da riempire una decina di grandi sacchi: la solita plastica, mascherine ma anche un cofano d’automobile con tanto di paraurti e un calciobalilla in disarmo. Roba gettata dai finestrini delle auto o abbandonata ai bordi delle strade e nelle immediate vicinanze. Sporcizia che quasi mai viene rimossa, finisce nelle fossette e da lì inizia un percorso favorito dalle piogge che la porta nei fiumi e poi in mare.
Irriducibili Liberazione Animale, come si evince dal nome, è un’associazione animalista. Proteggere gli animali indifesi rimane sempre la loro missione principale. Alcuni mesi fa, per dire, hanno rinnovato un accordo con il Parco Nazionale Arcipelago Toscano che gli consente di portare in salvo i mufloni dell’Isola del Giglio destinati all’eradicazione (ed è l’associazione a farsi carico del loro mantenimento nell’oasi protetta).
Detto questo, il volontariato ambientale non conosce steccati ed è coerente con gli scopi di un’associazione animalista che i volontari dedichino del tempo a pulire ciò che altri si ostinano a sporcare. Seguono anche una discarica abusiva nel comune di Sorano, in uno degli angoli più belli della Maremma. Sono riusciti a farla bonificare più volte ma ogni volta che ci tornano la trovano di nuovo invasa dai rifiuti. È frustrante veder vanificato il proprio lavoro dopo pochi mesi, raccontano, ma non bisogna mollare.
“Purtroppo gente incivile trova facile aprire il finestrino e gettare via i rifiuti, incuranti del danno ambientale che provocano – dice il presidente dell’associazione Alessandro Torlai – In poche centinaia di metri abbiamo raccolto tanta spazzatura e ci domandiamo perché lo fanno, in Italia è un problema culturale che in altri Paesi europei non c’è. Il nostro impegno è per salvare gli animali ma anche per l’ambiente”.
Chi è interessato a partecipare alle uscite, a Bucine o in altre zone, può contattare l’associazione all’indirizzo: irriducibililiberazioneanimale@gmail.com
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