Carabinieri forestali e Polizia municipale: “Situazione impressionante”. In un container trovati anche due extracomunitari irregolari. Denunciato l’allevatore.
di Iacopo Ricci
SIGNA (Fi) – Forse qualcuno sarà stato convinto di aver acquistato prodotti genuini e a Km 0 e magari li ha anche consigliati ad amici e conoscenti. E invece quei pecorini e quelle ricotte “del pastore” venivano fatti nella sporcizia più totale tra insetti, topi ed escrementi in un “laboratorio” che era una vera e propria galleria degli orrori.
Si è concluso con un sequestro e una denuncia penale un blitz dei Carabinieri forestali di Ceppeto e della Polizia Municipale di Signa in un allevamento nel Comune di Signa, dove era stato allestito un laboratorio per la trasformazione del latte in prodotti caseari, formaggi di latte ovino e ricotte. In condizioni che i militari definiscono “impressionanti”.
I formaggi venivano prodotti all’aperto sotto una tettoia fatiscente e in parte sulla nuda terra. Le superfici erano sporche e in terribili condizioni igienico sanitarie, così come le attrezzature impiegate per la cottura del latte e il lavaggio delle formelle.
Decine di forme di pecorino, appoggiate su un pancale di legno sudicio, erano infestate di mosche e altri insetti e imbrattate di polvere mentre la superficie di alcuni formaggi era intaccata da piccoli morsi, probabilmente di topi. E nello spazio destinato alla produzione avevano libero accesso i cani da custodia dell’allevatore.
E tanto per non farsi mancare nulla in un container lì accanto, dove era allestita una cucina e due posti letto, vivevano due extracomunitari senza documenti. Sia all’esterno che all’interno del container c’erano circa 250 formelle usate e 200 formelle nuove per la conservazione del formaggio.
L’ispezione si è conclusa, com’è ovvio, con il sequestro dei formaggi e la denuncia dell’allevatore all’autorità giudiziaria.
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