Di fronte alle devastazioni del cambiamento climatico c’è ancora chi vede nelle rinnovabili delle nemiche quando invece sono la soluzione. In tutto e per tutto.
di Mauro Romanelli – Presidente di Ecolobby
24 giugno 2024
La siccità devasta l’Italia: la Puglia, la Sardegna, la Sicilia.
L’agricoltura è in ginocchio.
Coldiretti denuncia pesantissime perdite nel settore agricolo.
Addirittura Coldiretti Sardegna chiama gli agricoltori a nuove mobilitazioni (avremo di nuovo i trattori per le strade?), annunciando, dal 17 giugno, “il mese della collera” (ma il mese di un pizzichino di sale in zucca, quello mai, eh?).
In tutto questo come, mi domando come, si può ancora vedere nelle energie rinnovabili delle nemiche. Quando invece sono la soluzione, in tutto e per tutto.
Perché sono la medicina al cambiamento climatico che sta creando queste devastazioni.
Perché sono un modo di produrre energia che non usa acqua, mentre le centrali a carbone e gas, o anche quelle nucleari, ne usano tantissima, e durante la siccità la sottraggono ad agricoltura e usi civili.
Perché i pannelli solari, che Coldiretti ha fatto di tutto per cacciare dai campi agricoli, possono fungere da copertura che ombreggia e ripara dall’insolazione eccessiva, diminuendo fino alla metà il consumo idrico necessario per le colture.
Perché un po’ di reddito dall’energia pulita può salvare un agricoltore che ha perduto il raccolto.
Perché coi pannelli solari si fa la desalinizzazione dell’acqua di mare, per produrre acqua potabile.
Perché il fotovoltaico galleggiante può rendere redditizi bacini idroelettrici e invasi atti a conservare acqua, oltre a diminuirne l’evaporazione.
Ma come si può ancora dover sentire, di fronte al disastro ecologico globale in pieno svolgimento, e che si accanisce particolarmente sull’area mediterranea e sul nostro Paese, questo coro intollerabile di politicanti, giornalisti poco preparati, amministratori locali poco seri, associazioni di categoria come Coldiretti, e financo Slow Food, continuare con questa ottusa e ideologica demonizzazione di parchi fotovoltaici e campi eolici, aiutando più o meno consapevolmente il protrarsi della follia del gas e del carbone?
Come può Coldiretti, da un lato denunciare i disastri dovuti al cambiamento climatico, dall’altro combattere le energie pulite e perseverare nell’accordo con Eni per produrre i biocarburanti, una sciocchezza che solo il Governo Meloni, nell’imbarazzo dei partner europei, continua a sostenere come alternativa all’elettrificazione del comparto automobilistico?
E come può il ministro dell’Agricoltura e della Pesca, dopo aver affossato il fotovoltaico in agricoltura, passare all’attacco persino degli impianti eolici off-shore, a decine di chilometri dalla costa, perché “colpevoli” di danneggiare la pesca a strascico, pratica devastante che distrugge i fondali marini e che nel 2030 sarà illegale?
Siamo un Paese strano, fatto di corporazioni miopi e opportuniste, ma a tutto c’è un limite. E adesso ogni limite di irrazionalità è stato valicato, è tempo per questo Paese di svegliarsi da un auto-racconto surreale e autolesionista.
Abbracciamo la svolta rinnovabile, immediatamente, come ci chiede la scienza, rispettando gli accordi internazionali che abbiamo sottoscritto e come sta facendo il resto del Mondo: basta con la follia del petrolio, del carbone e del gas, che ci sta trascinando nella tomba.
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