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Nardella lancia lo “scudo verde” per Firenze, il plauso di Legambiente

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Una barriera di 120 varchi per limitare l’accesso in città ai veicoli più inquinanti. Legambiente: proposta va nella direzione giusta ma non sia solo un annuncio.

 

FIRENZE – Una vera e propria cintura di sicurezza tutto intorno alla città, con 120 varchi che limiteranno l’accesso ai veicoli più inquinanti e ai bus turistici. È la proposta dello “scudo verde” antismog lanciata ieri dal sindaco di Firenze Dario Nardella.

Dario Nardella
Dario Nardella

“Grazie alle tramvie abbiamo 26 mila auto in meno al giorno – scrive Nardella sulla sua pagina Facebook – ma non basta, perché comunque ben 200 mila veicoli di pendolari e visitatori entrano quotidianamente a Firenze e non va bene. Per questo stiamo pensando a un progetto innovativo e ambizioso, diverso dal concetto di Ztl: realizzare uno “scudo verde” lungo tutti i confini della città, regolato da 120 varchi per limitare e regolare l’accesso a veicoli inquinanti e bus turistici”.
L’accesso in città sarà libero invece per i residenti, per i lavoratori – anche non residenti- provenienti dall’area metropolitana e per chi deve recarsi nelle strutture sanitarie.

La previsione è del 20% di auto in meno, con riduzione dell’inquinamento e strade più libere. “Lo scudo – continua il sindaco – si realizzerà contestualmente alla creazione e al potenziamento dei parcheggi scambiatori e all’aumento di treni e bus di linea per accedere alla città. In una successiva fase proporremo l’estensione dello scudo a tutti i Comuni limitrofi della grande Firenze”.

L’idea dello “scudo verde” è piaciuta a Legambiente, che questo tipo di misure propone e sostiene da anni. Una proposta che secondo il Cigno Verde, a differenza degli sporadici blocchi del traffico che non servono a nulla, va nella direzione giusta, in linea con quello che stanno già facendo molte città europee.

“Migliorare la qualità dell’aria e abbassare i livelli di inquinamento acustico in città è una priorità e un’urgenza – dichiara in una nota la sezione fiorentina dell’associazione – ed è arrivato il momento di estendere progressivamente le limitazioni previste nella ZTL a tutto il territorio comunale, perché il diritto alla salute e alla qualità della vita non sia limitato ai residenti dell’attuale centro storico ma si estenda a tutte le periferie cittadine e, in un futuro speriamo non troppo lontano, all’intera area metropolitana”.

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