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Multiutility Toscana, rischio di speculazione sui servizi pubblici? Se ne parla a Prato il 7 luglio

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L’Osservatorio Ambientale di Prato: “La nuova maxi compagnia apoteosi di un percorso di sfruttamento di risorse collettive per interessi privati”.

6 Luglio 2022

locandina luglio multiutilityPRATOSi parlerà di “MultiUtility Toscana e rischi di speculazione sui servizi pubblici” all’incontro pubblico organizzato dall’Osservatorio Ambientale di Prato giovedì 7 luglio alle ore 21 presso la Casa del Popolo di Cafaggio (via del Ferro). Ospite Rossella Michelotti del Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua. Pubblichiamo di seguito il comunicato degli organizzatori.

Mentre incombe una stagione di siccità e nonostante la volontà popolare sancita dal referendum (disatteso) sull’acqua pubblica nel 2011, ci sono società per azioni che fanno profitto su un diritto, un bene essenziale come l’acqua, finendo poi come in Toscana per causare fino al 47% di dispersione idrica.
A questa vergognosa situazione si associa il continuo rincaro delle bollette, che dal giugno 2020 hanno registrato con PubliAcqua Spa aumenti tariffari del 16% del servizio acquedotto e oltre il 9% per tutti gli altri (es. fognatura e depurazione).
L’intento di una simile gestione speculativa è quello di fare utili e redistribuire milioni di dividendi agli azionisti, pari a ben 8 milioni di € nel 2021, anche per il ‘vincolo di ricavo garantito’.

Perciò, nell’ambito della seconda edizione del dossier ‘PRATO nell’emergenza climatica’ a cura dell’Osservatorio Ambientale di Prato, giovedì 7 luglio alle ore 21.00 presso la Casa del Popolo di Cafaggio (via del Ferro) è in programma un’iniziativa pubblica di confronto sul tema “MULTIUTILITY TOSCANA e rischi di speculazione sui servizi pubblici”; con la partecipazione di Rossella Michelotti – Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua Pubblica.

Il progetto di MultiUtility Toscana con la creazione di una maxi compagnia di servizi energetici, idrici e per i rifiuti, gestita in modo privatistico e destinata a essere quotata in borsa rappresenta l’apoteosi di un percorso di sfruttamento di risorse collettive per interessi privati.
La sostituzione delle amministrazioni comunali ad alcuni soci come ACEA non rimette certo in discussione questo modello, in favore invece di una società di diritto pubblico, fuori dalle logiche di mercato e con un coinvolgimento reale di consigli comunali e cittadinanza nelle decisioni.

Alle nuove promesse e agli scongiuri dei sindaci e degli amministratori di Acque Toscane sul miglioramento del servizio con il progetto di MultiUtility preferiamo guardare alla realtà dei fatti, che ha già smentito affermazioni precedenti, come con la proroga delle concessioni a PubliAcqua fino al 2023 e l’aumento dei costi tariffari.
L’acqua è considerata un bene comune e i beni comuni sono riconosciuti in quanto tali da una comunità che si impegna a gestirli e ne ha cura non solo nel proprio interesse, ma anche in quello delle generazioni future. Essi sono, infatti, per citare il noto studioso di diritto delle proprietà Stefano Rodotà, l’opposto della proprietà privata.

L’Osservatorio Ambientale Prato

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