Le tariffe diminuiranno o aumenteranno? Come faranno i cittadini a far sentire la propria voce? Ne abbiamo parlato in un incontro pubblico a Greve in Chianti.
di Alberto Bencistà
25 gennaio 2023
GREVE IN CHIANTI (Fi) – Venerdì 20 gennaio si è tenuto alla Casa del Popolo di Greve in Chianti un incontro organizzato dal Movimento 5 Stelle per informare i cittadini delle decisioni assunte dalle Amministrazioni comunali in merito al progetto Multiutility e vicende connesse, con la partecipazione di numerosi e qualificati relatori: l’onorevole Andrea Quartini (Movimento 5 Stelle), Rossano Ercolini presidente Zero Waste, Marco Cardone (Trasparenza per Empoli) Rossella Michelotti (Forum Toscano Movimenti per l’acqua) insieme all’avvocatessa Donella Bonciani. Non essendo possibile però riassumere tutti gli interventi dei relatori e del pubblico mi limiterò ad alcune considerazioni, rimandando ad articoli successivi la trattazione degli argomenti più significativi.
Partiamo dunque dalla MULTIUTILITY, cioè dal progetto di una grande holding per la gestione di servizi pubblici locali quali acqua, rifiuti, gas/energia promosso dai Comuni di Firenze, Prato ed Empoli, accorpando le società esistenti, Publiacqua, Consiag, Alia e Publiservizi in una nuova SpA quasi sicuramente quotata in borsa. In parole povere si passa dall’attuale gestione pubblica in mano ai Comuni a una nuova organizzazione basata sulle regole finanziarie, e cioè il profitto e i dividendi per gli azionisti, calpestando i referendum del 2011 che avevano sancito che l’acqua e altri beni non dovessero avere rilevanza economica. Come è stato giustamente detto: una vittoria della finanza sulla democrazia e la vittoria della politica (leggi Pd) sui principi di giustizia sociale e di solidarietà.
Legittime dunque le domande alla base dell’incontro: i servizi miglioreranno o peggioreranno? Le tariffe diminuiranno o aumenteranno? Come faranno i cittadini a far sentire la propria voce? Tutti argomenti e informazioni che dovrebbero far parte del dibattito pubblico e che invece le Amministrazioni comunali del Chianti hanno accuratamente evitato accelerando il processo decisionale con l’approvazione delle delibere fin dallo scorso mese di ottobre.
Il percorso però si potrebbe rivelare più accidentato di quanto previsto e sperato da Dario Nardella perché intanto il fronte non è affatto compatto. I Comuni di Agliana, Sesto Fiorentino, Calenzano, Fiesole, Londa, San Godenzo e Montevarchi, con motivazioni diverse, non hanno aderito al progetto. Il fronte sindacale si è spaccato con la CISL favorevole e la CGIL radicalmente contraria alla quotazione in borsa. Il Forum dei Movimenti per l’acqua ha inviato a tutti i consiglieri comunali una proposta di mozione che rimette in discussione le delibere già approvate; nel Chianti hanno aderito i consiglieri Fabio Baldi e Antonella Mizzau, a Impruneta i consiglieri Flavia Murray (Movimento 5 Stelle) e Gabriele Franchi (Cittadini Per).
E poi dovranno fare i conti con la grande mobilitazione popolare dei cittadini di Empoli che hanno sonoramente bocciato il progetto del gassificatore/inceneritore, impianto per il trattamento dei rifiuti previsto dal nuovo Piano regionale, perché palesemente in contrasto con i principi dell’economia circolare, del tutto improponibile per l’inaffidabilità tecnologica e per i rischi ambientali ben documentati da Marco Cardone.
Ma per approfondire le questioni connesse al nuovo Piano regionale rifiuti ad Empoli e a Greve in Chianti e per rilanciare nel nostro territorio le proposte dell’associazione Rifiuti Zero di Rossano Ercolini vi do appuntamento al prossimo articolo.
Alberto Bencistà è stato sindaco di Greve in Chianti, assessore della Regione Toscana all’Agricoltura e Foreste, presidente Diritto allo Studio Universitario.
Fondatore e presidente del biodistretto di Greve in Chianti (2012), primo biodistretto della Toscana, è stato presidente di ToscanaBio per la Sostenibilità e di Federbio Toscana.
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