I contributi pubblici quest’anno non sono arrivati e le casse del centro sono vuote. Lanciata una raccolta fondi per le ultime spese.
di Gabriella Congedo
7 Luglio 2022
MONTESPERTOLI (Fi) – Chiude la “clinica” per gli animali selvatici in difficoltà di Montespertoli. “Siamo arrivati al capolinea. Anche con tutti i vostri meravigliosi sforzi, il vostro sostegno, le vostre donazioni, il vostro cuore e l’aiuto straordinario della Banca di Cambiano, non ce l’abbiamo fatta”.
Il Cras Semia, l’associazione con sede a Montespertoli, in provincia di Firenze, che si occupa del recupero di animali selvatici bisognosi di cure, annuncia la chiusura del centro con un messaggio sulla piattaforma GoFundMe. Impossibile ormai sostenere le spese per cibo e farmaci e per il mantenimento e l’ampliamento delle strutture: recinti per animali di grossa taglia, voliere robuste, stagni e molto altro.
“Da oggi – scrive l’organizzatrice, Donatella Gelli – non sarà più possibile ricoverare nuovi animali in difficoltà. Dobbiamo pensare a quelli che sono già dentro e purtroppo dobbiamo fare i conti con i pochissimi soldi rimasti che serviranno per mantenere in vita i degenti”.
“Per problemi burocratici che operano al di là delle nostre possibilità – spiega – non stanno arrivando le sovvenzioni per poter accogliere nuovi pazienti e per mantenere in essere la struttura”.
Il centro opera dal 2014 per la ASL Toscana Centro con un cofinanziamento della Regione. La struttura è nata dalla volontà di Donatella Gelli, medico veterinario, che lo ha gestito con passione instancabile insieme a una squadra di volontari. In questi anni volpi, cinghiali, caprioli, volatili, ricci, cervi e cerbiatti in difficoltà hanno trovato cure, amore, rispetto e un luogo dove stare in libertà in attesa di tornare in natura.
L’attività si è sostenuta con un cofinanziamento privato di oltre il 50% (la famiglia di Donatella Gelli è proprietaria del terreno dove sorge la struttura) e il resto in risorse pubbliche e donazioni. Ma quest’anno, appunto, il meccanismo dei contributi pubblici si è inceppato e la presenza di molti ospiti ha messo in crisi profonda la struttura. E adesso non rimane altro da fare che chiudere.
“Da oggi non sarà più possibile ricoverare nuovi animali in difficoltà – conclude Donatella Gelli – Dobbiamo pensare a quelli che sono già dentro e purtroppo dobbiamo fare i conti con i pochissimi soldi rimasti che serviranno per mantenere in vita i degenti.
Vi chiediamo un ultimo sforzo per portare alla liberazione tutti i pulcini e i cuccioli presenti nei prossimi due mesi”.
La raccolta fondi, arrivata a 3.700 euro, è raggiungibile sulla piattaforma GoFundMe a questo link
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