Una mostra fotografica documenta le condizioni di lavoro di uomini, donne e bambini nella società rurale del secolo scorso. Ingresso libero.
Redazione
5 novembre 2024
FIRENZE – Sembra che siano passati secoli e invece solo poche generazioni fa, al tempo dei nostri nonni e bisnonni, l’Italia era ancora un paese contadino; un “piccolo mondo antico” dove gran parte della popolazione viveva di agricoltura – mezzadri, braccianti, piccoli coltivatori – e delle attività di supporto.
Uno sguardo su questo mondo perduto ce lo offre ora la mostra fotografica “Mondi dimenticati”, a cura di Davide Fiorino e Daniele Vergari, allestita all’Accademia dei Georgofili di Firenze. L’esposizione ricostruisce, attraverso immagini tratte dalle diverse raccolte della storica istituzione fiorentina, una dimensione dell’agricoltura del nostro Paese quasi del tutto scomparsa. Il tema principale è quello del lavoro, in un contesto rurale e manifatturiero a cui sono tuttavia riconducibili aspetti anche lontani tra loro come l’educazione scolastica e la gestione del territorio.
Le splendide immagini della collezione, in una forbice temporale che spazia tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, documentano un aspetto importante della società rurale del secolo scorso: le condizioni di lavoro di uomini, donne e bambini. Non si tratta della rappresentazione di un mondo idilliaco e arcadico quanto di una riflessione sulla realtà quotidiana della nostra storia recente, dove non erano scontati il cibo e il vestiario e nel quale il passaggio dall’infanzia al lavoro nei campi era spesso immediato.
“Questa mostra propone foto bellissime di attività antiche che oggi sembrano impossibili ma ci ricordano il ruolo fondamentale che hanno avuto gli agricoltori, da sempre, nella cura del territorio, della bellezza della nostra terra e del valore dei nostri prodotti” ha commentato l’assessora regionale all’Agroalimentare Stefania Saccardi.
L’esposizione si può visitare fino al 18 dicembre 2024, con ingresso gratuito, da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18 (salvo festivi).
Sul sito web dei Georgofili è disponibile anche il catalogo della mostra in formato Pdf mentre sul sito del Museo Galileo si può accedere a una mostra in rete e a una Biblioteca digitale tematica.
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