L’associazione l’ha chiesto al Consorzio di Bonifica e all’assessorato all’Ambiente della Regione Toscana. “Una misura che in altre parti d’Italia sta dando ottimi risultati”.
di Gabriella Congedo
MASSA E COZZILE (Pt) – Ormai lo sanno tutti, la plastica nei fiumi e nel mare è diventata un’emergenza ambientale planetaria, seconda per gravità soltanto al cambiamento climatico. Le conseguenze sono drammatiche: le sostanze tossiche contenute nei micro frammenti entrano nelle catene alimentari; i cetacei, le tartarghe marine e gli uccelli acquatici ingoiano oggetti di plastica scambiandoli per cibo e spesso ne muoiono. Senza contare lo scempio di ltanti uoghi bellissimi invasi dai rifiuti.
L’associazione Amici del Padule di Fucecchio è impegnata da anni a organizzare raccolte di rifiuti nell’area del Padule di Fucecchio e del lago di Sibolla, e anche per il 2020 ne ha già programmate alcune per i mesi di gennaio e febbraio. Ma i volontari sanno che non basta, ci vuole anche altro. “Questo problema – scrive l’associazione in una nota – dev’essere affrontato in modo più efficace e continuativo attraverso un’opera di prevenzione e di interventi pubblici volti a intercettare e smaltire correttamente i rifiuti”.
E così gli Amici del Padule di Fucecchio hanno chiesto al Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno e all’assessorato all’Ambiente della Regione Toscana che vengano installate griglie per bloccare i rifiuti sui canali principali del Padule, e che si provveda a rimuoverli con regolarità.
Si tratta, come spiega l’associazione, di una misura che in altre parti d’Italia gli enti che si occupano della gestione dei fiumi stanno attuando con risultati molto positivi.
C’è da sperare che questa proposta venga sostenuta, accolta e messa in pratica in tempi brevi e che non finisca nel dimenticatoio.”In passato altre nostre proposte per risolvere questo problema non sono state accolte – concludono gli Amici del Padule – Vane sono state, ad esempio, le richieste che avevamo fatto ad alcune amministrazioni comunali di mettere telecamere di sorveglianza in punti dove si ripetono frequentemente episodi di scarico di rifiutisi e lungo le strade dove molti automobilisti gettano rifiuti dal finestrino. Speriamo in questo caso di avere miglior fortuna. E comunque anche per le precedenti proposte vale il detto “meglio tardi che mai”.
Aggiungi un commento