Rinnovabili

Mega impianto fotovoltaico da 110 ettari in Maremma, la Regione si oppone

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L’assessore all’Ambiente Monia Monni: “Il progetto contrasta con legge regionale. La sostenibilità ambientale passa anche dal consumo di suolo”.

 

di Gabriella Congedo

MANCIANO (Gr) – 110 ettari di superficie, 62,3 Megawatt di potenza, un investimento da 32 milioni di euro. Questi i numeri del gigantesco impianto fotovoltaico che la società Iberdrola Renovables Italia spa ha chiesto di installare nel Comune di Manciano (Grosseto), in una località in aperta campagna al confine con il Lazio.
Il 12 gennaio la richiesta è stata inviata agli uffici competenti della Regione e il 29 gennaio è stato avviato il procedimento.

Ma adesso la Regione Toscana si mette di traverso: anche se il procedimento è in corso il progetto Iberdrola, informa una nota, “appare in evidente e aperto contrasto con la legge regionale in materia di economia circolare e di installazione di impianti fotovoltaici a terra”.

Le linee guida regionali infatti parlano chiaro: nelle aree rurali per gli impianti fotovoltaici a terra è stabilita la potenza massima di 8 MegaWatt, per un’occupazione al suolo di un massimo di 13 ettari. A questo si aggiunge che per tutti gli impianti di potenza superiore a 1 MegaWatt l’autorizzazione regionale alla costruzione è rilasciata “previa intesa con il Comune o i Comuni interessati dalla localizzazione dall’impianto”.
In questo caso, viste le dimensioni dell’impianto, il progetto potrebbe coinvolgere anche il vicino Comune di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo.

La legge regionale sugli impianti fotovoltaici a terra è stata impugnata dal precedente Governo ma la Corte Costituzionale non si è ancora pronunciata. Pertanto è sempre valida e qualunque progetto deve attenersi alle norme per poter essere approvato.

La sostenibilità ambientale – spiega l’assessora regionale all’Ambiente e alla Difesa del suolo Monia Monnipassa anche dal consumo di suolo. Soluzioni come quella di Iberdrola certamente assicurano alti livelli energetici, ma a spese di grandi porzioni di suolo, in questo caso 110 ettari, coinvolgendo due Comuni in due regioni diverse. La Regione Toscana è da anni impegnata per garantire un pieno sviluppo delle energie rinnovabili, compreso il fotovoltaico, ma abbiamo più volte fornito indicazioni affinché ci si concentri nello sfruttare i tetti dei fabbricati e dei capannoni, che costituiscono superfici importanti non ancora utilizzate a scopo energetico”.

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