La campagna di pulizia di Legambiente Maremma torna dal 25 al 27 settembre con il progetto europeo Common. Tavola rotonda sulle criticità il 1° ottobre.
GROSSETO – Anche la Maremma è protagonista del Clean Up The Med dal 25 al 27 settembre, la campagna di sensibilizzazione targata Legambiente sulla riduzione dei rifiuti marini, un week-end di mobilitazione che coinvolge associazioni, università, Comuni, enti pubblici, scuole e cittadini.
In particolare si segnalano le iniziative di Castiglione della Pescaia e Albinia dove i partecipanti saranno coinvolti anche in un monitoraggio di selezione e identificazione scientifica per tipologia e grandezza dei rifiuti raccolti in una specifica porzione di spiaggia. Un’indagine che sarà condotta seguendo un rigido protocollo per comprendere natura e diffusione dei rifiuti, con particolare riferimento alle micro e nano plastiche.
Oltre alla rimozione fisica dei rifiuti la campagna mira a sensibilizzare la collettività, a restituire spiagge, coste e scogliere più pulite e a controllare lo stato di salute delle coste mediterranee. Nelle spiagge italiane monitorate quest’anno da Legambiente sono stati individuati 654 rifiuti ogni 100 metri. Inoltre, in una spiaggia su tre sono stati ritrovati guanti, mascherine e altri oggetti riconducibili all’emergenza sanitaria.
Tra le cause principali dei rifiuti spiaggiati, quindi, le attività umane e, in particolare, la cattiva gestione dei rifiuti sulla terraferma. Prossimo appuntamento per la Maremma sarà il Preliminary meeting che il 1° ottobre riunirà in una tavola rotonda virtuale enti locali, Guardia costiera, associazioni di categoria del turismo, del mondo balneare e della pesca per comprendere quali siano oggi le principali criticità riguardo ai rifiuti marini e a quelli spiaggiati.
Il carico e la tipologia di rifiuti raccolti durante ogni appuntamento verranno elaborati e resi disponibili sulla piattaforma www.commonproject.it, un portale nato per raccogliere dati sul marine litter nel Mar Mediterraneo e per valorizzare e tutelare il mare e la biodiversità che custodisce.
Fonte: Legambiente Maremma
Aggiungi un commento