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Manutenzione ad hoc pianta per pianta: così Montelupo rivoluziona la gestione del verde pubblico

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Un approccio ecologico grazie al censimento del verde e a una sofisticata tecnologia. L’assessore all’Ambiente: “L’emergenza climatica ci spinge ad agire con urgenza”.

 

di Gabriella Congedo
31 marzo 2025

MONTELUPO FIORENTINO (Fi) – A Montelupo conoscono alberi e arbusti uno per uno, dalla siepe al confine con Empoli all’albero al confine con Lastra a Signa. Dopo la conclusione del censimento del verde pubblico il Comune ha rivoluzionato la gestione del suo patrimonio verde con un occhio di riguardo alla resilienza climatica e criteri ecologici più rigidi. Una gestione più naturale del verde pubblico, spiegano, è importante anche per mitigare le alte temperature dell’estate e contrastare il cambiamento climatico. E dunque interventi mirati, maggiore attenzione alle potature, sfalci solo quando necessari.

Con il censimento infatti alberi, siepi e ciglioni sono stati tutti classificati secondo la collocazione, la tipologia di pianta e le modalità scelte per la manutenzione. Tutti i dati sono confluiti nella piattaforma digitale PROSIT che permette di monitorare con precisione tutte le aree verdi, programmare gli interventi in modo mirato e garantire una manutenzione più efficace e ambientalmente sostenibile. Ora è possibile calibrare la manutenzione sulle caratteristiche di ogni singola pianta.

Montelupo può contare su 73 aree a verde con una superficie di tappeti erbosi di oltre 390 mila mq, mentre gli alberi su suolo pubblico sono 3.599. A questi dati bisogna aggiungere la riforestazione della zona artigianale della Pratella ancora in corso (35 mila metri quadri con circa 2.500 piante) finanziata dal ministero dell’Ambiente e l’area di laminazione Bramasole sul torrente Pesa (50 mila metri quadri con circa 750 piante) in gestione al Consorzio di Bonifica 3 medio Valdarno

“L’emergenza climatica ci spinge ad agire con urgenza per riassettare le nostre città e rispondere all’inusuale calore estivo e agli eventi estremi che stanno divenendo normalità. – sottolinea l’assessore all’Ambiente Lorenzo NesiGestire il patrimonio pubblico ‘verde’ con un sistema informativo territoriale è la base indispensabile. Su questo Montelupo ha fatto uno sviluppo software interno innovativo: la soluzione PROSIT, usata anche per il verde pubblico”.

Nel piano complessivo sono state previste anche alcune aree a “sfalcio primaverile ridotto”; un esperimento già in corso da un paio d’anni su piccole porzioni del territorio (leggi qui l’articolo). Gli impollinatori hanno gradito e così è stato deciso di ampliarlo. “L’erba alta può apparire meno gradevole rispetto a un prato inglese – aggiunge Lorenzo Nesi – Non è facile spiegare alla cittadinanza che non si tratta di incuria ma di un approccio che sta diventando necessario in un’epoca caratterizzata da crisi climatica e della biodiversità. Un approccio che prevede anche un’attenzione diversa alle potature degli alberi non più drastiche ma attente alla salute delle piante e all’ombreggiatura e a un processo costante di forestazione urbana che l’amministrazione sta portando avanti con la collaborazione degli stessi cittadini”.

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