Si tratta di rimettere in circolo in maniera sicura e certificata i pezzi di ricambio ancora buoni. Un progetto di Zero Waste Italy, Centro Rifiuti Zero Capannori e Dismeco.
CAPANNORI (Lu) – Negli ospedali tante apparecchiature elettromedicali giacciono inutilizzate perché obsolete o mancanti dei pezzi di ricambio. E invece possono avere una seconda vita.
In piena emergenza da coronavirus Zero Waste Italy, il Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori e l’azienda Dismeco Srl di Marzabotto hanno lanciato ieri il progetto pilota Medical Device Rigeneration. Un progetto di economia circolare il cui obiettivo è quello di recuperare in maniera sicura e certificata, per poterli riutilizzare, i pezzi di ricambio delle macchine elettromedicali inutilizzate o dismesse.
Da una parte la crisi sanitaria che stiamo vivendo ha fatto emergere in maniera drammatica la carenza strutturale di dispositivi elettromedicali; dall’altra è notorio che ospedali e sanità pubblica dispongono di grandi quantità di dispositivi elettromedicali datati ma ancora perfettamente funzionanti, oppure non utilizzabili perché mancano dei ricambi necessari.
L’idea di Zero Waste Italy e Dismeco Srl è semplice ma geniale: intercettare le apparecchiature elettromedicali non in funzione o dismesse per ricavare ricambi utili agli ospedali (dopo operazioni controllate e certificate di smontaggio selettivo e successiva sanificazione).
Un altro vantaggio di questo progetto, fanno sapere Rossano Ercolini presidente di Zero Waste Italy e Claudio Tedeschi amministratore delegato di Dismeco, è che se applicato su vasta scala porterebbe a ridurre non di poco i costi di smaltimento a carico della Sanità pubblica. Il tutto in stretta collaborazione con le case costruttrici, anche per individuare gli elementi di maggior valore da testare, certificare, selezionare, conservare e sanificare. Queste “parti funzionanti” potrebbero essere raccolte in un apposito magazzino gestito dalla Protezione Civile o dalle istituzioni interessate.
All’interno della “mission” di questo progetto pilota Zero Waste Italy e il Centro di Ricerca Rifiuti Zero avranno il ruolo di facilitatori nella creazione di una rete di collaborazione tra i soggetti potenzialmente interessati (Ministero della Sanità, assessorati regionali alla Salute, Assobiomed, associazione delle case costruttrici, ASL, ospedali, case costruttrici) mentre Dismeco si occuperà di testare percorsi industriali innovativi, mettendo in pratica presso la propria piattaforma RAEE protocolli certificati di smontaggio e recupero delle componenti efficienti degli elettromedicali conferiti.
Zero Waste Italy è un’associazione no profit che si prefigge di promuovere le buone pratiche di riduzione, riparazione, recupero di prodotti e materiali, perseguendo gli obiettivi di innovazione e applicazione delle buone pratiche di Economia Circolare, fondamento delle politiche della Comunità Europea.
Il Centro Ricerca Rifiuti Zero è stato istituito dal Comune di Capannori per studiare prodotti e scarti “a fine vita” e per coinvolgere la Responsabilità Estesa dei Produttori.
L’azienda Dismeco Srl di Marzabotto (Bologna), premio Best Performer 2019 dell’Economia Circolare di Confindustria, gestisce una piattaforma di recupero RAEE (rifiuti elettrici ed elettronici) con un elevatissimo standard di recupero di componenti e materiali.
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