Il Castello di Sammezzano a Reggello guida la classifica provvisoria anche a livello nazionale. Si può votare fino al 15 dicembre.
Redazione
È un “Luogo del Cuore” toscano, il castello di Sammezzano a Reggello, a guidare la classifica nazionale provvisoria del decimo censimento “I Luoghi del Cuore”.
Promossa dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) insieme allo storico partner Intesa Sanpaolo l’edizione 2020, lanciata il 6 maggio, sta facendo registrare numeri da record: più di 650.000 i voti già pervenuti, in gran parte attraverso il sito www.iluoghidelcuore.it, più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Ci auguriamo che abbia fatto in tempo a rallegrarsene la fondatrice e presidente onoraria del FAI Giulia Maria Crespi, scomparsa pochi giorni fa.
Si può votare fino al 15 dicembre 2020. Intanto il FAI rende nota la classifica provvisoria dei luoghi che hanno già superato la fatidica soglia dei 1.000 voti raccolti. Otto sono in Toscana, eccoli:
il Castello di Sammezzano a Reggello (FI), l’Abbazia di San Galgano a Chiusdino (SI), la Villa Medicea Ambrogiana a Montelupo Fiorentino (FI), la stazione radiotelegrafica Guglielmo Marconi a Coltano (PI, la chiesa di San Pantaleone Martire a Vinci (FI), le Terme Tettuccio a Montecatini Terme (PT), il Cammino di Santa Giulia che collega Livorno con Brescia, il Chiostro di Buggiano Castello (PT).
I “Luoghi del Cuore” in Toscana che hanno già superato i 1.000 voti
Il Castello di Sammezzano a Reggello, al primo posto della classifica provvisoria, guida anche la classifica nazionale. Tenuta di caccia in epoca medicea, nel 1605 la proprietà venne acquistata dagli Ximenes D’Aragona. La veste attuale risale alla seconda metà dell’Ottocento e si deve al marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes che riprogettò il castello in stile orientalista, rendendolo un edificio senza pari in Italia e con pochi confronti anche a livello internazionale. Il castello è oggi in stato di grave abbandono e privo di tutti gli arredi storici.
Segue l’Abbazia di San Galgano a Chiusdino (SI), tra i monumenti iconici del centro Italia e uno degli edifici gotico-cistercensi più importanti del nostro Paese. Si lega al nome del cavaliere di Chiusdino Galgano Guidotti, che intorno al 1180 si ritirò a vita eremitica nella campagna di Montesiepi dopo essere diventato monaco cistercense. La sua decadenza cominciò nel XV secolo e a fine Settecento crollarono il tetto, le volte e il campanile. A fianco dell’abbazia si conservano ampie porzioni del monastero.
Molto votata anche la Villa Medicea Ambrogiana di Montelupo Fiorentino (FI), grandioso edificio a pianta quadrata coronato da quattro torri angolari, costruito per volere di Ferdinando I de’ Medici alla fine del Cinquecento. E’ l’unica villa medicea ad avere un attracco fluviale. Nel 1886 divenne il primo manicomio criminale del Regno d’Italia e dagli anni Settanta del Novecento è stata ospedale psichiatrico giudiziario; chiusa nel 2017, è di proprietà demaniale ma si trova in uno stato di desolante abbandono.
Ben posizionata anche la Stazione radiotelegrafica Guglielmo Marconi a Coltano, frazione di Pisa, inaugurata nel 1911 alla presenza del celebre scienziato. Qui fu ricevuto l’SOS del Titanic e, nel 1931, partì proprio da Coltano il segnale che accendeva le luci del Cristo Redentore a Rio de Janeiro. Durante la Seconda Guerra Mondiale le antenne furono distrutte e mai più ripristinate. La struttura è di proprietà demaniale ma si trova in stato di abbandono e ha subito diversi crolli.
Interesse anche per la Chiesa di San Pantaleone Martire a Vinci (FI), fondata nel XIII secolo e situata nel piccolo borgo di San Pantaleo – dove si dice fosse vissuta la madre di Leonardo da Vinci – da cui si abbraccia il paesaggio della Valdinievole. Non è visitabile e si trova in cattivo stato di conservazione. Il comitato “Noi per San Pantaleo” partecipa al censimento 2020 per chiederne il recupero.
Tanti voti per le Terme Tettuccio di Montecatini Terme (PT), l’edificio termale più rappresentativo della cittadina realizzato alla fine del Settecento. Alla decorazione hanno collaborato diversi artisti: da Galileo Chini a Basilio Cascella, fino a Paolo Portoghesi, che vi ha creato un salone nel 1989. Immerse in un parco ricco di piante pregiate, le terme appartengono alla classifica speciale “Luoghi storici della salute”.
Segue il Cammino di Santa Giulia che collega Livorno con Brescia, un itinerario di 467 km in 25 tappe. Attraverso l’evocazione di un fatto storico – la traslazione del corpo della Santa dall’isola di Gorgona, dove fu martirizzata, a Brescia, avvenuta nel 763 d.C., il cammino permette di compiere un percorso spirituale e naturalistico attraverso Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. Il comitato “In cammino con Santa Giulia” vuole sollecitare la creazione di una rete di percorsi sentieristici, al momento presente solo in parte.
E infine il Chiostro di Buggiano Castello (PT) che appartiene all’Abbazia di Santa Maria Maggiore, edificata intorno al 1038 per volere di Sigismondo e Guido, signori di Buggiano, a fianco del loro castello. Il chiostro, di epoca rinascimentale, rappresenta l’elemento di snodo tra gli ambienti del complesso e separa la chiesa dagli ambienti di servizio. I locali dell’abbazia sono oggi in totale disuso e in stato di abbandono e anche il chiostro è inagibile.
Buona sera,
ci terrei a evidenziare una peculiarità in una realtà immersa nel parco archeologico- minerario- naturalistico : Rocca Silvana, castello Aldobrandesco a Selvena.
Difficilissimo per noi competere con realtà collocate in città o aree molto antropizzate, siamo circa 400 abitanti e come fare per occupare i primi posti, ci chiediamo, se i mass media non ci danno una mano?
Grazie per questa opportunità
N. Balocchi.