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Lucca, quel “Tavolo del verde” che il Comune dimentica di consultare

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Alberi tagliati in piena nidificazione e oleandri fuori contesto. Il Wwf: “A che serve uno strumento partecipato se poi il Comune decide da sé, sbagliando per giunta clamorosamente?”

 

di Gabriella Congedo

LUCCA – A cosa serve aver istituito un Tavolo del Verde, che ha visto l’adesione entusiasta di associazioni, cittadini e fior di professionisti (a costo zero), se poi il Comune di Lucca non lo consulta e continua a decidere tutto da sé? E per giunta sbagliando clamorosamente nei tempi e nei modi.

E’ quello che si chiede il WWF Alta Toscana. L’ultima novità, spiega l’associazione, è il taglio dei vecchi pini in viale Cadorna per fare spazio alla pista ciclabile. D’accordo, ben venga la mobilità ciclabile e i vecchi alberi stavano diventando pericolosi con il rischio di crollare. Peccato che il taglio sia avvenuto in primavera, in piena nidificazione degli uccelli, quando invece si poteva fare in qualsiasi altro periodo dell’anno. “Su quelle chiome – rincara la dose il WWF – sono presenti nidi di diverse specie di uccelli e la loro distruzione, inevitabile in conseguenza del taglio della pianta, è reato ai sensi della legge 157 del 1992 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma”.

E il Tavolo del Verde? A quanto pare nessuno si è sognato di consultarlo. Ma non è l’unico caso. Sempre in questi giorni un’aiuola sotto la passerella pedonale a Sant’Anna è stata piantumata a oleandri, belli quanto si vuole ma sicuramente più adatti a isole mediterranee assolate come la Sicilia e la Sardegna. “Cosa hanno a che fare con il nostro ambiente e il nostro paesaggio? – si chiede il WWF – Non si poteva consultare ancora una volta il Tavolo del Verde?”.

Eppure le competenze per evitare errori così gravi ci sarebbero, visto che del famoso tavolo fanno parte – a titolo gratuito – professionisti e docenti universitari esperti di verde urbano e arboricoltura. Persone ben felici di dare un contributo, “un valore prezioso che poteva dare supporto a una città ricca di verde – conclude l’associazione – caratteristica che la contraddistingue da molte altre perché Lucca è un monumento vivente tra viali, mura, spalti, corsi d’acqua, giardini storici e che invece non è stato minimamente considerato. E così si continua imperterriti a sbagliare”.

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