La richiesta è che l’esibizione venga annullata: “Pratica diseducativa e anacronistica, non di rado collegata con il bracconaggio. Chiederemo accertamenti”.
LUCCA – Una pratica diseducativa, inopportuna e anacronistica, non di rado collegata con il bracconaggio e la cattura illegale di piccoli rapaci dai nidi. Finisce nel mirino del WWF Alta Toscana l’esibizione di falconeria che dovrebbe costituire uno dei momenti clou di “Lucca Medievale”, in programma per l’1 e 2 giugno. La richiesta è che venga annullata.
“La netta opposizione delle associazioni ambientaliste – dichiara il WWF in una nota – è supportata da una serie di accertamenti degli organi di Polizia che hanno messo in relazione la falconeria con il mondo illegale del bracconaggio, come dimostrato recentemente dagli accertamenti dei Carabinieri forestali del SOARDA (Sezione Operativa Antibracconaggio e reati in danno agli animali).
A questo si aggiunga che nessun tipo di caccia o di manifestazione che vede l’uso imbarazzante di animali vivi può essere considerata un’attività sana e alla quale conferire riconoscimento. La cultura di oggi è conoscenza, rispetto e consapevolezza che gli animali selvatici abbiano bisogno del proprio habitat, nel quale soltanto possono esprimersi in modo pieno. Ci sono mille ragioni culturali, ambientali, didattiche perché la falconeria sia letta in tutto il suo anacronismo e abbandonata. Per questo chiediamo di annullare, nell’ambito della manifestazione, l’esibizione di falconeria. Nessun uso di animali negli spettacoli, nessuna forma di caccia con il falco, nessuna pratica che privi gli animali selvatici della libertà possono essere considerati un’attività culturale.
Ad ogni buon conto sarà data notizia dell’iniziativa ai Carabinieri Forestali, per gli opportuni accertamenti sulla regolarità della detenzione dei rapaci”.
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