Aveva un sacco di plastica attorcigliato a una pinna. Adesso è in osservazione al Centro di recupero dell’Acquario di Livorno.
Redazione
LIVORNO – Una bella storia, di quelle che scaldano il cuore e fanno sperare che i più giovani si comporteranno verso l’ambiente meglio di come ci stiamo comportando noi. Ieri mattina, informa l’associazione tartAmare, i bambini della scuola di vela del Circolo nautico Livorno stavano facendo la consueta esercitazione nello specchio d’acqua antistante la scuola quando hanno notato dei rifiuti in mare. Si sono subito precipitati a raccoglierli, come gli è stato insegnato, e lì si sono accorti che in mezzo ai cordami e alla sporcizia c’era qualcos’altro: una tartaruga marina. L’animale vi era rimasto incastrato e non riusciva più a immergersi a causa di un sacco di plastica attorcigliato alla pinna anteriore. Una trappola mortale se nessuno fosse intervenuto a liberarla.
“Se, con l’indifferenza che a volte ci contraddistingue, questi ragazzi avessero fatto finta di non vedere il cumulo di cordame e rifiuti, sentendosi la coscienza a posto per il solo fatto di non essere stati loro a buttare in mare gli oggetti, la tartaruga sarebbe morta – commentano da tartAmare – I giovani umani hanno salvato il giovane di tartaruga e queste sono le storie che ci piacciono tanto”.
La giovane tartaruga si trova adesso al Centro di recupero dell’Acquario di Livorno in osservazione ma presto per lei questa brutta avventura sarà finita.
L’esistenza di questi animali in via di estinzione è fortemente minacciata dall’uomo: tra le principali cause di morte delle tartarughe marine le catture accidentali, l’ingestione di ami, l’ingarbugliamento in reti e cordami da pesca, l’ingestione di plastica, che secondo gli ultimi studi riguarda una tartaruga su due nel Mediterraneo. Senza contare che le minuscole particelle di plastica di cui ormai sono piene le spiagge alterano la temperatura della sabbia e rendono più difficile la nidificazione.
E dunque le azioni per proteggerle non saranno mai troppe.
“Ricordate sempre di portare via dal mare tutti i vostri rifiuti – è l’appello di tartAmare e, se potete, anche quelli degli altri: il sale in zucca è un bene talmente raro che va elargito profusamente e generosamente intorno a noi”.
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