Ecosistema

L’estate della pandemia, il Wwf alla Regione: subito un piano per difendere i litorali toscani

Le dune di Tirrenia (foto Wwf Toscana)
Le dune di Tirrenia (foto Wwf Toscana)
Dal censimento delle specie rare allo stop alla pulizia meccanica delle spiagge. “Fase 2 e quelle successive diventino prime tappe della transizione ecologica”.

 

di Gabriella Congedo

Subito un piano per la fruizione sostenibile delle coste toscane. A chiederlo con forza alla Regione e ai Comuni competenti è il WWF Toscana. “In un’estate in cui non è ancora chiaro quanto e dove ci si potrà spostare – sottolinea l’organizzazione ambientalista – è molto verosimile che il turismo sarà un turismo locale e che gli spostamenti estivi dei Toscani si concentreranno sulle nostre coste”.

La gestione della cosiddetta fase 2 della risposta alla pandemia da Coronavirus è un momento cruciale sul quale si giocherà il nostro futuro. Facciamo attenzione, avverte il WWF, a ripartire con il piede giusto per non ripercorrere le strade che ci hanno portato all’attuale crisi ambientale e climatica. Bisogna trovare la forza e lo slancio di pensare finalmente a una svolta in tutti i settori. Uno di questi è sicuramente la gestione delle coste toscane.

Si definisca dunque con la massima urgenza un Piano per la fruizione sostenibile dei litorali toscani, isole comprese, “in grado di fornire strumenti e norme per conciliare quella che sarà probabilmente un’inedita e massiva richiesta di accesso alle nostre coste con la tutela degli ambienti costieri e dei loro preziosi ecosistemi”.

Le proposte del WWF Toscana

Qualsiasi ‘gestione allargata’ delle spiagge e delle concessioni balneari (per favorire il distanziamento sociale) salvaguardi ed escluda le aree dunali e retrodunali, vero e proprio patrimonio di biodiversità;
• prima dell’arrivo dei turisti un censimento delle specie rare di uccelli nidificanti, come il piccolo Fratino. I siti dove nidificano specie rare dovranno essere accuratamente salvaguardati;
• salvo casi particolari e limitati (con specifica formazione degli operatori) no alle pulizie meccaniche delle spiagge e si proceda con pulizie manuali.
• tutela delle zone di maggior valore naturalistico limitando e controllando gli accessi, in particolare i tratti costieri interni alle Aree Protette e ai Siti Natura 2000;
• arginare il fenomeno dell’usa e getta (in particolare della plastica) che a causa della pandemia rischia di riesplodere.
• siano organizzati servizi di raccolta differenziata adeguati a un afflusso di persone probabilmente superiore al consueto.
• si organizzi in anticipo una rete in grado di rispondere in tempi rapidi a eventi di importanza naturalistica come la nidificazione sulle spiagge di tartarughe marine o lo spiaggiamento di cetacei.
• si predisponga un servizio di controlli per verificare il rispetto dei criteri anti-trasmissione del coronavirus ma anche dei criteri di tutela dell’ambiente.

“Dalle scelte che saranno prese – conclude il WWF Toscana – dipenderà il futuro dei nostri ambienti litoranei, patrimonio inestimabile di tutti noi”.

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