Inchieste, interviste e immagini satellitari nel documentario “Boschi toscani: una scomoda verità”. Per far capire che nella gestione forestale servono nuove regole.
di Iacopo Ricci
26 novembre 2024
FIRENZE – Boschi ridotti a “stecchini”, ecosistemi distrutti, corsi d’acqua privati di tutta la vegetazione riparia. Ma anche bellezza e complessità di ecosistemi unici. Questo e molto altro nel documentario “Boschi toscani: una scomoda verità”, prodotto dal WWF Toscana, che sarà proiettato a Firenze sabato 30 novembre alle ore 18 nalla sala Dino Campana della Biblioteca delle Oblate (via Oriuolo 24).
A seguire un dibattito preceduto dalle relazioni di due eminenti esperti, Alessandro Chiarucci, docente di Botanica ambientale e applicata dell’Università di Bologna e Federico Selvi, docente di Botanica ambientale e applicata dell’Università di Firenze.
Il docufilm è nato nell’ambito del progetto Forests for Life Toscana che il WWF della Toscana porta avanti da alcuni anni. Racconta il presente e immagina il futuro dei boschi toscani, fotografandone potenzialità e problemi. “Negli ultimi anni stanno crescendo le segnalazioni di cittadini, escursionisti e turisti perplessi e amareggiati di fronte a boschi stravolti da tagli di grande impatto – fa sapere l’associazione – con l’abbattimento di gran parte della copertura arborea, l’eliminazione di tutto il sottobosco e la conseguente forte scopertura del suolo, veri tagli a raso dove restano in piedi solo pochi stecchini: scompaiono sentieri, perfino quelli segnalati del CAI, piccole sorgenti, stagni, vegetazione ripariale e piante monumentali”.
Dati, inchieste, interviste, immagini e foto satellitari sono stati raccolti dall’associazione in un anno di lavoro per dimostrare che l’attuale gestione forestale toscana, anche quando eseguita secondo le regole, è spesso anacronistica, frutto di una legge e di un regolamento forestale regionale ormai inadeguati. E per far capire che sono necessarie regole nuove che consentano una gestione del patrimonio boschivo in linea con la Strategia per la Biodiversità 2030 ma anche con un’economia forestale più duratura e non di ‘rapina’
Il documentario si conclude infatti con alcune proposte di modifica alla legge forestale regionale. Il momento è quanto mai opportuno visto che la Regione Toscana nei prossimi mesi dovrà approvare il nuovo Piano Forestale Regionale 2025-2029 che detterà gli indirizzi per la gestione dei boschi nei prossimi anni. Entro il 2030, avverte il WWF “dovremmo raggiungere una serie di obiettivi dettati dalle norme internazionali su tutela dell’ambiente e contrasto ai cambiamenti climatici, obiettivi che però risultano al momento ancora molto lontani”.
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