Ecosistema

Le orchidee spontanee amano il Chianti, una ricerca ne ha censite 15 specie

orchidea spontanea-Chianti

Il lavoro della guida ambientale Barbara Guazzini rientra in un progetto del Comune di Barberino Tavarnelle per proteggerle e valorizzarle.

 

Redazione

CHIANTI FIORENTINO – Leggere, colorate e bellissime, le orchidee selvatiche sono una delle attrazioni naturalistiche del Chianti. E ce ne sono tante nel Parco Botanico del Chianti sulla collina di Montecorboli, tra Barberino e Tavarnelle. In questo spazio di cinque ettari che circonda l’Osservatorio astronomico hanno trovato l’ambiente ideale per crescere.

Barbara Guazzini, guida ambientale
Barbara Guazzini, guida ambientale

Adesso una ricerca condotta dalla guida ambientale Barbara Guazzini ne ha identificato ben 15 specie tra le più spettacolari. Il censimento delle orchidee spontanee rientra in un progetto del Comune di Barberino Tavarnelle per salvaguardare questo fiore che cresce spontaneamente nel Chianti e fa parte di un intervento più ampio che prevede di allestire spazi urbani e periurbani dedicati agli insetti impollinatori: aiole spartitraffico, angoli di giardini pubblici, cigli stradali che potrebbero diventare spazi che favoriscono la biodiversità e la regolazione dell’ecosistema.

“Il Parco botanico – commenta il sindaco David Baroncelli – rappresenta un’opportunità senza eguali poiché si trova in una zona del Chianti che ha tutti i numeri per essere proposta come area di interesse naturalistico. Il censimento delle orchidee spontanee sarà una spinta per la valorizzazione ambientale dell’area e la tutela dei fiori e delle piante rare e tipiche”.

Il Parco Botanico del Chianti, tra Barberino e Tavarnelle, si estende per cinque ettari. Vi si trovano piante e arbusti spontanei e coltivati tra i più tipici del paesaggio chiantigiano come roverelle, pini, aceri, rose antiche e piante aromatiche, oltre alle orchidee selvatiche. Si sviluppa intorno all’Osservatorio polifunzionale del Chianti, punto di riferimento internazionale per la ricerca scientifica di proprietà del Comune di Barberino Tavarnelle, gestito dall’Università di Firenze.

All’interno del Parco le piante spontanee possono essere ammirate grazie a una rete di percorsi. Il giardino è composto da “stanze”, piccole zone a tema che ospitano rose del Chianti, aiuole di fiori selvatici, viali di cipressi, sorbi e ciliegi.