Venerdì 22 marzo presentazione del libro “L’altezza della libertà” di Gianluca Briccolani all’auditorium Spadolini del Consiglio Regionale della Toscana.
Redazione
21 marzo 2024
FIRENZE – Le Alpi Apuane, un microcosmo da conoscere, vivere e difendere. Torna a Firenze “L’altezza della libertà”, il libro di Gianluca Briccolani (Edizioni Polistampa) che venerdì 22 marzo alle ore 17 sarà presentato presso l’Auditorium Giovanni Spadolini del Consiglio Regionale della Toscana in via Cavour 4 a Firenze. Introduce la consigliera regionale Silvia Noferi, interventi di Rosario Brillante, presidente del Cipit Seravezza e del professor Elia Pegollo, storico ambientalista apuano e presidente onorario dell’associazione Apuane Libere.
Quello che verrà presentato nel capoluogo toscano per la sessantaquattresima volta a livello nazionale è un libro che racconta la personale vicenda alpinistico-amorosa che l’autore ha vissuto in un’estate di qualche anno fa percorrendo in solitaria l’intera catena montuosa delle Alpi Apuane. Diciotto giorni passati in totale libertà che a Briccolani hanno cambiato la vita.
La maestosità del Pizzo d’Uccello, la simpatia del Forato, la regalità del Pisanino, la bellezza semplice e pulita della Pania della Croce sono percepite come presenze amiche, compagne di viaggio, rifugi per staccare dal caos quotidiano, amori profondi. E come ogni grande amore che si rispetti anche quello di Briccolani per queste bellissime montagne toscane ha attraversato le sue fasi e i suoi periodi: l’innamoramento e l’adrenalina iniziali si sono trasformati man mano in amore maturo fatto di affetto profondo, riflessioni, gesti lenti e quell’impegno ambientale che lo ha portato a essere oggi il presidente di un’organizzazione di volontariato che conta oltre duecento soci e socie sparsi in tutta Italia: l’associazione Apuane Libere.
Durante l’incontro – anche grazie alle testimonianze di alcuni volontari e agli impressionanti video proiettati – gli intervenuti potranno prendere coscienza reale e diretta sia delle meraviglie presenti dentro e fuori il Geoparco Unesco ricompreso in questo angolo di Toscana sia della devastazione a cui da anni sono sottoposte queste montagne a causa di un’incontrollata attività estrattiva.
“Le componenti ambientali che più soffrono di questo ingentissimo prelievo del suolo montano sono l’acqua e l’aria purissime che vengono giornalmente inquinate e gli ecosistemi che vanno irrimediabilmente persi – spiega Briccolani – Lo scempio in atto è stato classificato come uno dei 43 disastri ambientali a livello mondiale e il fatto che questa macelleria ambientale si svolga dentro un Geoparco Unesco è totalmente inaccettabile”.
L’ingresso è libero.
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