Segnalazioni

Lavori sull’Arno a Firenze, la Lipu si appella per impedire la distruzione della spiaggetta del Terzo Giardino

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Foto di Alessio Rivola

Quest’area è uno scrigno di biodiversità dove sono state censite ben 56 specie di uccelli. Come sempre viene del tutto trascurato l’aspetto naturalistico. 

 

di Lipu sezione Firenze
7 luglio 2024

FIRENZE – Il Consorzio di Bonifica nei giorni scorsi ha effettuato i primi lavori sotto il ponte Vespucci a seguito di quanto previsto in convenzione con il Genio Civileper la movimentazione e la riduzione di due grandi barre di sedimenti fluviali presenti in Arno a Firenze a valle della Pescaia di Santa Rosa e a valle della Pescaia di San Niccolò”  finalizzati a rimuovere i sedimenti  sovrabbondanti con l’obbiettivo “di restituirli alla naturale dinamica fluviale”  e sperare “che le sabbie accumulate saranno trasportate e rilasciate, sempre in Arno a valle dell’ultima traversa cittadina, quelle dell’Isolotto-Cascine in modo che qui possano riprendere la via della corrente e piena dopo piena arrivare – si spera – a rimpinguare le spiagge, sempre più in erosione di Marina di Pisa” (vedi a questo link).

Come al solito viene del tutto trascurato l’aspetto naturalistico: nel caso del deposito sabbioso sotto la pescaia di Santa Rosa esisteva, e non esiste evidentemente più, un sito di riproduzione del raro coleottero Polyphylla fullo.
Il Consorzio prevede analogo intervento per i sedimenti che costituiscono la spiaggetta in riva sinistra tra la pescaia di San Niccolò e il Ponte alle Grazie nota come “Terzo Giardino”, dove proprio in questi giorni nel canneto di Phragmites australis è stato osservato il tarabusino (Ixobrychus minutus) sia il maschio che la femmina, suggerendo la possibile presenza di un sito di nidificazione – come già successo nel 2020 durante il lockdown.

La Lipu a maggio ha inviato agli enti interessati – Consorzio di Bonifica Medio Valdarno e Comune di Firenze – un documento con l’elenco delle specie di uccelli osservate richiedendo un incontro, per richiamare alla tutela della biodiversità presente in quella piccola zona nel centro di Firenze, una ricchezza da preservare preziosa e unica proprio perché inserita in ambito urbano.
In attesa di poter esporre le nostre ragioni si riportano i punti salienti e l’elenco delle 56 specie osservate, togliendo così l’alibi del “non sapevo”: la Lipu fa appello perché non si compia la distruzione di un’area così particolare nel centro della città e tuttavia abitata da tanti concittadini alati.

L’area in questione, oggetto del nostro interesse, si trova lungo la sponda sinistra del fiume Arno tra Ponte San Niccolò e Ponte alle Grazie: comprende sia il tratto noto come “Terzo Giardino”, sia il tratto che da piazza Ferrucci arriva alla pescaia di San Niccolò e dove è presente un roost (dormitorio) di decine di cormorani, ardeidi, (aironi e affini) e, occasionalmente, di marangone minore e una coppia nidificante di martin pescatore – tra i due tratti nella piazza sono in corso i lavori per la realizzazione della centrale idroelettrica.

Se qualche decennio fa l’area del Terzo Giardino appariva molto più antropizzata di adesso e quasi interamente spoglia, negli ultimi decenni si è assistito a una progressiva rinaturalizzazione spontanea di questo tratto, con colonizzazione da parte di specie vegetali ripariali sia erbacee/arbustive che arboree. Precedentemente all’intervento di inizio anno, infatti, era presente un canneto di circa 1,5 ettari costituito da Phragmites australis e da un bosco ripariale lineare di pioppo bianco (Populus alba), salice bianco (Salix alba) e sambuco (Sambucus nigra). Tra gli arbusti erano presenti il falso indaco (Amorpha fruticosa), il rovo (Rubus ulmifolius) e sui muraglioni il cappero (Capparis spinosa) e la valeriana rossa (Centranthus ruber); le piante erbacee erano costituite principalmente da artemisia (Artemisia vulgaris), ranuncolo (Ranunculus repens) e ortica (Urtica dioica).

La rinaturalizzazione spontanea ha favorito l’insediamento di un numero sempre maggiore di specie animali – soprattutto uccelli, ma non solo – che hanno frequentato abitualmente questa zona. Abbiamo osservato con soddisfazione negli anni l’arrivo di numerose specie legate all’acqua e/o agli ambienti aperti (sempre più rari); tra queste citiamo a titolo esemplificativo marangone minore, tarabusino, nitticora, sgarza ciuffetto, airone bianco maggiore, piro-piro piccolo, martin pescatore, rondine, balestruccio, stiaccino, cannareccione, passera d’Italia e migliarino di palude; tutte specie di enorme interesse conservazionistico. In totale sono state osservate 56 specie di uccelli che frequentavano l’area del Terzo Giardino: risultato di eccezionale rilievo considerato che siamo proprio nel centro della città.

Pur considerando che gli enti preposti devono rispondere alla necessità di ridurre il rischio idraulico, la modalità di manutenzione della vegetazione delle sponde dovrebbe tenere conto del contesto nel quale interviene: portare a conoscenza della ricchezza di varietà che si perde intervenendo in modo massiccio può indurre a migliorare tempi e modi di intervento e toglie l’alibi del non sapevo. Tutti quanti oggi sappiamo quanto è essenziale dotarci di spazi verdi in grado di tutelare e potenziare la biodiversità in città. Negli ultimi anni infatti l’area in oggetto era stata risparmiata da interventi di sfalcio e taglio degli alberi che inevitabilmente portano a una banalizzazione dell’ecosistema e a una riduzione drastica della ricchezza specifica di biodiversità, in più se avvengono durante il periodo di nidificazione comportano il rischio, se non la certezza, di distruzione di nidi, uova e uccisione di nidiacei.

Le 56 specie di uccelli che frequentano il Terzo Giardino

Terzo giardino_3Airone bianco maggiore; Airone cenerino; Airone guardabuoi; Balestruccio; Ballerina bianca; Ballerina gialla; Beccamoschino; Cannaiola; Cannareccione; Capinera; Cardellino; Cavaliere d’Italia; Cinciallegra; Cinciarella; Codibugnolo; Codirosso spazzacamino; Colombaccio; Cormorano; Cornacchia grigia; Falco pellegrino; Folaga; Fringuello; Gabbiano comune; Gabbiano reale mediterraneo; Gallinella d’acqua; Garzetta; Gavina; Germano reale; Luì piccolo;  Marangone minore; Martin pescatore; Merlo; Migliarino di palude; Nitticora; Oca egiziana; Parrocchetto dal collare; Passera d’Italia; Passera scopaiola; Pettazzurro; Pettirosso; Piccione domestico; Piro piro piccolo; Rondine; Rondone; Scricciolo; Sgarza ciuffetto; Sterpazzola; Stiaccino; Storno; Taccola; Tarabusino; Tuffetto; Usignolo; Usignolo di fiume; Verdone; Verzellino.

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