Adottate soluzioni innovative come scale per i pesci e scogliere con i giusti spazi che diventano habitat per piante e animali.
di Iacopo Ricci
LUCCA – A volte basta poco per salvare la biodiversità di un habitat naturale, piccoli accorgimenti che però fanno la differenza. Un esempio virtuoso viene segnalato dal Wwf Alta Toscana: i lavori in corso lungo il fiume Serchio per la costruzione di un piccolo impianto idroelettrico. La ditta esecutrice ha accolto le richieste dell’associazione ambientalista adottando soluzioni innovative per ridurre al minimo l’impatto ambientale e portare il minor disturbo possibile alla fauna fluviale.
Proprio il Wwf Alta Toscana ha scoperto alcuni mesi fa lungo il Serchio alcuni esemplari di Natrice Tassellata, una specie particolare di biscia d’acqua che su questo fiume non si era mai vista (leggi qui l’articolo).
“Il nuovo impianto idroelettrico, di piccole dimensioni, che è in corso di realizzazione lungo la sponda sinistra del fiume Serchio in località Palazzaccio a Sant’Anna prevede una serie di soluzioni innovative per minimizzarne l’impatto ambientale – informa una nota dell’associazione – In particolare, per non interferire con la fauna ittica del fiume saranno utilizzate turbine smussate e sarà realizzata una scala di risalita per i pesci”.
Il WWF Alta Toscana, anche in seguito alla scoperta della presenza della Natrice tassellata lungo il Serchio, ha chiesto alla ditta esecutrice dei lavori alcuni interventi per migliorare l’habitat per la fauna. Proponendo tra l’altro, spiega l’associazione “che la costruzione di muri e scogliere in prossimità del fiume fosse fatta lasciando tra i blocchi di pietra commenti profondi e spazi che costituiscono l’ambiente preferito da diverse specie di rettili e in particolare dalla Natrice tassellata, che li utilizza come rifugio o sito di svernamento. Habitat come questi possono essere utili anche per diverse specie di invertebrati e per specie botaniche rupestri legate ai muretti a secco o a tutti quegli elementi antropici tipici delle zone rurali, che stanno scomparendo”.
La ditta esecutrice Bonotto s.r.l., insieme alla direttrice dei lavori Mara Scalvini e con la consulenza della biologa Arianna Chines, hanno accolto la richiesta e hanno realizzato scogliere con i giusti spazi, ricreando habitat idonei per piante e animali.
“E’ un piccolo accorgimento poco impegnativo per chi esegue i lavori – conclude il WWF – ma di grande importanza per la salvaguardia della biodiversità. Si spera quindi che sia preso da esempio durante la realizzazione di diverse opere e difese spondali. Si ringrazia la ditta Bonotto per l’attenzione a questo piccolo grande dettaglio”.
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