Domenica 29 settembre la “Festa del Sarello”: dimostrazioni dal vivo, musica e visita etnobotanica al Lago di Sibolla per riscoprire una tradizione secolare.
di Gabriella Congedo
21 settembre 2024
ALTOPASCIO (Lu) – L’arte dell’intreccio di erbe palustri, quasi scomparsa, ha caratterizzato la civiltà contadina anche in Toscana. Nel tempo libero dal lavoro dei campi uomini e donne intrecciavano cesti e impagliavano fiaschi con le erbe raccolte lungo laghetti e corsi d’acqua. Poi la fine della mezzadria e l’avvento della plastica hanno segnato il tramonto di questo sapere antico.
Eppure l’intreccio delle erbe palustri può rappresentare ancora un’opportunità per mantenere le tradizioni legate a un concetto alto della manualità, a un rapporto dell’uomo con le risorse povere. È a questo scopo che l’associazione Amici del Padule di Fucecchio per la Biodiversità organizza domenica 29 settembre ad Altopascio la “Festa del Sarello” nell’ambito del progetto “L’arte delle erbe palustri” sostenuto da Fondazione Caript attraverso il bando “Sviluppo e cultura” 2024.
Realizzato anche con il contributo dei Comuni di Larciano e Altopascio il progetto coinvolge altri partner del territorio: l’associazione Intrecci Onlus, l’associazione Live Better – Vivi Meglio e la fattoria didattica La Stella di Lara.
L’obiettivo è quello di conservare e divulgare le abilità legate a questa tradizione e far ripartire una piccola attività di raccolta delle erbe palustri nelle aree protette del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla promuovendo la partecipazione della comunità locale.
La raccolta e lavorazione delle erbe palustri infatti hanno costituito per secoli una delle attività più tipiche di queste aree umide, che fino al secondo dopoguerra avveniva sulla scorta di antichi saperi tradizionali tramandati nel tempo.
La lavorazione della cannella, del sarello e della sala, della gaggia e di altre erbe o arbusti caratteristici della palude forniva molteplici manufatti per l’uso quotidiano e familiare. Per esempio il sarello e la sala venivano impiegati per l’impagliatura di sedie e fiaschi ma anche per cesti, borse e “cappellotti” per le damigiane.
Dopo il corso di intreccio e la raccolta delle erbe con i volontari il progetto prevede anche una “Festa del Sarello” con dimostrazioni di lavorazione delle erbe palustri ed esposizione di manufatti realizzati nell’ambito del progetto.
La Festa del Sarello – Il programma
– Per tutto il pomeriggio si potrà assistere alla realizzazione di trecce e cordini e a dimostrazioni di impagliatura della sedia e del fiasco con l’associazione Intrecci Onlus e i partecipanti al corso sulle erbe palustri.
– Alle 16 presentazione delle attività svolte nell’ambito del progetto “L’arte delle erbe palustri” alla presenza dei rappresentanti della Fondazione Caript e di tutte le associazioni partecipanti.
– Alle 17 in piazza musica dal vivo della tradizione popolare per ballare insieme quadriglie, manfrine e tarantelle; a cura dell’Associazione Culturale Taranta e dei suonatori di organetto del Gruppo Trallallero.
– La mattina (ore 9,30-11,30) visita etnobotanica al Lago di Sibolla con una guida ambientale e un’esperta etnobotanica di Intrecci alla scoperta delle particolarità naturalistiche del lago e delle attività tradizionali di raccolta (max 25 partecipanti).
Festa del Sarello, Altopascio (Lu) – Mediateca di piazza Ospitalieri
Domenica 29 settembre ore 15-19 con visita etnobotanica al Lago di Sibolla (ore 9,30-11,30).
L’ingresso è libero ma per la visita guidata etnobotanica a Sibolla è obbligatoria la prenotazione.
Informazioni presso gli Amici del Padule di Fucecchio per la Biodiversità, tel. 370/3695621, email amicidelpaduledifucecchio@gmail.com
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