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L’acqua, la lana, il turismo: nascono tre nuove coop di comunità nel Senese

Una delle due cooperative di comunità di Castiglione d'Orcia (foto Regione Toscana)
Una delle due cooperative di comunità di Castiglione d'Orcia (foto Regione Toscana)
A Castiglione d’Orcia un albergo diffuso e il recupero delle antiche sorgenti del Vivo; a San Casciano dei Bagni economia circolare legata alla lavorazione della lana e del legno.

 

Castiglione d’Orcia, San Casciano dei Bagni (Si) – Nel Senese nasceranno tre nuove cooperative di comunità, che devono il loro nome al fatto che gran parte o quasi tutti gli abitanti dei borghi dove nascono ne sono soci. A Castiglione d’Orcia nel segno del turismo e della riscoperta delle antiche sorgenti del Vivo; a San Casciano dei Bagni con un progetto di economia circolare che parte dalla lavorazione della lana e del legno ma che coinvolge anche altre attività.

Finora la più famosa cooperativa di comunità in Toscana era quella del Teatro povero di Monticchiello, paese del senese colpito dalla crisi della mezzadria all’inizio degli anni Settanta e che allora ha scelto di aggregarsi intorno a un’idea di teatro di piazza che costituisce oggi una risorsa importante per i residenti.

Adesso, su spinta anche del bando della Regione – che ha finanziato a dicembre venticinque progetti di altrettante realtà con 1 milione e 200 mila euro – molte altre cooperative sparse in Toscana stanno nascendo. Si creano così occasioni di lavoro e si mettono insieme attività economiche che da sole non avrebbero più la forza per andare avanti. E spesso gli utili vengono investiti in servizi per i residenti, perché l’obiettivo ultimo è frenare lo spopolamento di queste aree oggi marginali.

Come nel senese a Castiglione d’Orcia e a San Casciano dei Bagni appunto, dove stanno nascendo tre diverse cooperative.
A Vivo d’Orcia l’acqua del fiume, che si chiama come il borgo, nel Medioevo muoveva le cartiere, più tardi ha permesso la nascita di numerosi opifici e nel secolo scorso è stata utilizzata per produrre energia elettrica, con una piccola centrale oggi dismessa. E dall’acqua gli abitanti di Vivo – in tutto cinque famiglie socie della cooperativa – hanno deciso di ripartire. Le condotte costruite attorno alle sorgenti che danno vita all’acquedotto del Fiora, che arriva fino a Siena, in Val di Chiana e a Grosseto sono un viaggio affascinante e unico, capaci da sole di attirare turisti. Ma nei dintorni c’è anche un eremo e un parco. Si studiano percorsi, da fare a piedi o in bicicletta. Si pensa al rilancio di antichi allevamenti di trota. Il parco già c’era, spiegano i soci della cooperativa, ma va messo a sistema e poi promosso. La spesa prevista è 71mila euro, 50 ce li metterà la Regione.

Poco più in là, nella vicina frazione di Campiglia d’Orcia, si vuol invece creare un albergo diffuso. E’ il progetto della seconda cooperativa, coordinata da un gruppo di giovani attivi nel volontariato, ma si sposa benissimo con i sogni di Vivo. Si pensa a servizi di catering, al noleggio di biciclette elettriche e alla creazione di orti, frutteti e allevamenti sociali, a interventi domiciliari anche in favore delle persone anziane da finanziare con gli utili della cooperativa. Turisti e servizi per i residenti insomma, di pari passo. Servono 120 mila euro: 70mila li raccoglierà la cooperativa, con 50mila contribuirà la Regione.

A San Casciano dei Bagni l’obiettivo è una cooperativa, prevalentemente femminile, che sogna un’economia circolare, dove non ci sono (o quasi) rifiuti e tutto si ricicla e rilavora. Lo fanno partendo dalla lana e dal legno. Ma stanno anche riaprendo vetrine da tempo serrate, si sta lavorando a un negozio e-commerce che ospiterà i prodotti della cooperativa e pure quelli di altri piccoli negozi che non avrebbero energie per farlo da soli. Si progetta un ufficio ‘condiviso’, per offrire tutti quei servizi necessari (ma spesso lontani) in un piccolo borgo. Non mancano idee per iniziative sull’arte e la musica. La spesa prevista è di 77 mila euro: ancora 50 mila il contributo della Regione.

Progetti che stanno contagiando anche altri territori. E infatti alla presentazione di ieri a San Casciano dei Bagni con l’assessore regionale Vittorio Bugli c’erano anche sindaci di altri Comuni, che hanno chiesto se ci sarà un secondo bando regionale.

Fonte: Regione Toscana

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