La Giunta regionale si attiverà per contrastarne la diffusione grazie a una mozione presentata da più partiti e approvata in Consiglio regionale.
Comunemente chiamata Calabrone asiatico, la Vespa velutina è una pericolosa minaccia per l’apicoltura italiana e toscana. Questo insetto, infatti, è un predatore che si nutre di api e che spesso va a caccia direttamente negli alveari. Originaria dell’Estremo Oriente (Cina del sud, India del nord, penisola indocinese, arcipelago indonesiano), la velutina era sconosciuta in Europa fino al 2004, anno in cui fu avvistata per la prima volta in Francia.
Simile al nostro calabrone, ma di dimensioni inferiori, la specie asiatica si distingue per essere più scura, per avere una banda giallo-arancione verso il pungiglione e una stretta linea gialla più chiara vicino al vitino di vespa. Le estremità delle zampe sono colorate di giallo. La puntura di questo calabrone può essere dolorosa e molto pericolosa, sia per l’uomo che per gli animali.
Il presidente e la Giunta regionale ora dovranno attivarsi con immediatezza per contrastare la diffusione della Vespa velutina in Toscana, “rafforzando tutte le azioni possibili e privilegiando le modalità di intervento meno impattanti sull’ambiente e sugli altri insetti presenti“. Lo chiede una mozione presentata da Luciana Bartolini (Lega), Irene Galletti (M5S) e Vittorio Fantozzi (FdI), successivamente emendata da Andrea Pieroni (Pd).
La Giunta dovrà organizzare anche una campagna di monitoraggio e valutare la possibilità di prevedere nella prossima manovra di bilancio azioni ulteriori e relativi stanziamenti sulla base dei prevedibili danni alle produzioni. La mozione è stata approvata con ventisei voti favorevoli, nessun contrario e nessun astenuto. Il problema è molto sentito, in particolare in alcune zone come la Lunigiana, e rappresenta un danno enorme per gli apicoltori. Nel 2020 sono stati già assegnati oltre due milioni di euro alle 131 aziende del settore.
Fonte: Regione Toscana
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