Promozione di frantoi e oliveti sul modello vincente dell’enoturismo. L’assessora Saccardi: “Speriamo sia approvata prima della campagna olearia 2021”.
Redazione
La Toscana apre ufficialmente all’oleoturismo. Andare a spasso fra gli oliveti, fermarsi a un frantoio, assistere alla frangitura e degustare una fettunta con l’olio “novo” sono esperienze sempre più richieste da appassionati e viaggiatori. Ed ecco allora arrivare una proposta di legge ad hoc.
La Regione ha predisposto le basi ispirandosi al modello vincente del turismo del vino con le sue cantine e la qualità dell’accoglienza. La Giunta ha approvato la modifica alla legge 30/2003 per adeguare la normativa regionale alla Finanziaria 2019 che estende all’oleoturismo le stesse disposizioni già emanate per l’enoturismo.
“Anticipando le linee guida di prossima pubblicazione da parte del ministero – spiega la vicepresidente e assessora all’Agroalimentare Stefania Saccardi – vogliamo approvare una legge attesa da tempo, che lancia l’oleoturismo sui percorsi di promozione che si merita e che si merita la Toscana tutta, dove l’olio extravergine d’oliva rappresenta una delle eccellenze più consolidate”.
L’oleoturismo diventa così, al pari dell’enoturismo, un’attività agricola che prevede tutte le iniziative di conoscenza dell’olio extravergine d’oliva nel luogo di produzione, le visite nei luoghi di coltura, di produzione e di esposizione, la degustazione e la commercializzazione delle produzioni aziendali anche in abbinamento ad alimenti, iniziative di carattere didattico e ricreativo.
Tra le novità più interessanti della proposta di legge gli aspetti legati all’accoglienza. Sarà più semplice la sistemazione temporanea delle famiglie negli agriturismi, con l’aggiunta di letti supplementari nelle camere e nelle unità abitative indipendenti per l’alloggio di bambini. Inoltre si potrà demolire e ricostruire in altre zone di proprietà dell’azienda altrimenti non utilizzabili, anche nei Comuni limitrofi.
Altra novità importante prevista dalla legge: tutti gli interventi sugli immobili si potranno realizzare senza Piano di miglioramento aziendale, cosa che renderà il percorso più snello e veloce.
“Adesso la proposta di legge andrà in Consiglio regionale per il consueto iter – aggiunge Stefania Saccardi – ma speriamo che sia approvata in tempi rapidi prima della campagna olearia 2021”.
Fonte: Regione Toscana
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