Francesco Belluomini di CNA impianti: “L’ideale è una casa a misura d’uomo, facile da gestire ed ecosostenibile in ogni fase: dalla costruzione, alla vivibilità fino alla demolizione”.
LUCCA – Oltre 400 imprese hanno preso parte ai sette incontri della seconda settimana dell’edilizia sostenibile, promossa da Cna Costruzioni e Cna Istallazione Impianti di Lucca. Un’occasione di crescita e di aggiornamento sul futuro del settore edile e impiantistico che ha visto aziende e artigiani del territorio rispondere al confronto sulle opportunità che un nuovo modo di costruire può portare al comparto. Un futuro prossimo che vede maggiore sensibilità verso un’edilizia che sia compatibile con il territorio e promuova il benessere delle persone negli ambienti in cui si vive. La settimana di approfondimento si è conclusa questa mattina a Lucense.
Giovedì 24 gennaio si è parlato del rapporto fra bioarchitettura e territorio. Nel seminario sono stati affrontati i temi dell’innovazione nelle tecniche di costruzione biocompatibili, le esperienze di riqualificazione in zone montane o agricole e le possibilità di finanziamento. Francesco Belluomini, responsabile Cna Istallazione impianti ha sottolineato: “Adesso è necessario che le aziende spostino la loro attenzione sulle molteplici possibilità che la tecnologia riserva loro: verso un’edilizia sostenibile che significa rispetto dell’ambiente e, contemporaneamente, garanzia di benessere nelle case. L’economia circolare è l’obiettivo del nostro lavoro nel prossimo futuro, case con fabbisogno energetico al minimo possibile, adeguatamente riscaldate e raffreddate e con strumenti che permettano una ventilazione meccanica adeguata. La domotica di nuova generazione è il punto di arrivo di questo percorso, in modo che la casa sia a misura d’uomo, garantisca il vivere bene, sia ecosostenibile in ogni sua fase (costruzione, vivibilità e demolizione) e facile da gestire”.
“L’edilizia ha subito negli ultimi dieci anni una grande trasformazione – ha fatto eco il presidente Cna Lucca Andrea Giannecchini – Si tratta di cambiamenti di natura tecnologica e culturale che hanno influito anche sulla politica, oggi più sensibile a nuovi temi come l’efficientamento energetico, la riqualificazione del patrimonio esistente, la filiera corta. Una trasformazione complessiva che, abbinata alla crisi, ha cambiato il settore”.
Stefano Baccelli, consigliere della Regione Toscana, ha precisato: “Lo sviluppo pre crisi derivava da un regolamento urbanistico che consumava il terreno. La legge di mercato, non accompagnata da un intervento pubblico lungimirante, non ha aggiunto valore alla città di Lucca. Oggi crediamo che la strada sia quella della riqualificazione urbana e della sostenibilità. Si aggiunga nuova bellezza, ma lo si faccia con criteri sostenibili”.
Fonte: CNA Lucca
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