Ricercatori di Pisa hanno scoperto l’identità di uno dei geni responsabili della pigmentazione viola scuro del pomodoro SunBlack. La ricerca pubblicata sulla rivista Frontiers in Plant Science.
PISA – Ricercatori del PlantLab dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna hanno svelato l’identità di uno dei geni responsabili della pigmentazione viola scuro del SunBlack, il pomodoro nero ricchissimo di antociani, sostanze dal forte potere antiossidante. La scoperta è stata descritta in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Frontiers in Plant Science.
Nel 2008 il pomodoro nero SunBlack viene sviluppato grazie alla collaborazione tra quattro università italiane, Scuola Superiore Sant’Anna, Università di Pisa, Università della Tuscia, Università di Modena e Reggio Emilia.
A dieci anni di distanza, la Scuola Sant’Anna ha identificato con certezza uno dei due geni responsabili di questa particolare pigmentazione dovuta alla sintesi di antociani, molecole antiossidanti tipiche dell’uva e dei frutti di bosco ma di norma assenti nel pomodoro. Il SunBlack è il risultato di un incrocio tra due linee di pomodoro, una denominata Anthocyanin Fruit (Aft) e un’altra chiamata atroviolacea (atv). Mentre Aft presenta una lieve pigmentazione violacea nei frutti, atv ha le foglie ricche di antociani ma non i frutti. E’ proprio dalla combinazione di queste due varietà che nasce la forte colorazione viola scuro dei frutti.
Grazie al lavoro di Silvia Gonzali e Sara Colanero al PlantLab – laboratorio coordinato dal rettore della Scuola Superiore Sant’Anna Pierdomenico Perata – è stato oggi identificato il tratto di DNA che rende quasi nera la buccia del SunBlack. Si tratta di un gene derivato probabilmente da un incrocio accidentale con una varietà di pomodoro selvatico avvenuta decenni fa, responsabile della repressione della sintesi degli antociani. Nella sua variante atv è inattivo e quindi in assenza del repressore molecolare la sintesi di antociani può avvenire. Nelle altre varietà di pomodoro a frutto rosso, invece, il repressore è attivo e impedisce la produzione di antociani.
“Questa scoperta rende molto più semplice selezionare nuove varietà di pomodoro nero SunBlack – sottolinea Pierdomenico Perata – perché la conoscenza della sequenza di DNA consente di verificare l’avvenuto incrocio con un semplice test del DNA, invece di dover attendere la produzione dei frutti per verificare l’effettiva presenza di antociani”.
Fonte: Scuola Superiore Sant’Anna
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