Tutte finanziate le quasi 6000 domande per il bando della misura 11 del Piano di Sviluppo Rurale. Ventuno i milioni per le zone interne e montane.
La notizia era già stata annunciata dalla Regione a metà settembre, prima che iniziasse il G20 dell’Agricoltura a Firenze: le risorse a favore dell’agricoltura biologica in Toscana passeranno da 20 milioni a oltre 100 milioni di euro. La giunta regionale, su proposta della vicepresidente e assessora all’Agroalimentare Stefania Saccardi, aveva integrato il bando della misura 11 del Piano di Sviluppo Rurale per l’introduzione e mantenimento dell’agricoltura biologica attivando i fondi del periodo transitorio 2021-2022, nonché sul bando della misura 13 per le indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, aggiungendo altri 7,9 milioni di euro.
Saranno quindi tutte finanziate le quasi 6000 domande pervenute per il bando. Lo stesso avverrà per le oltre 17.500 domande presentate per il bando sull’agricoltura nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, visto che le risorse previste dalla misura 13 sono salite da 3 milioni a 21,8.
L’agricoltura biologica rappresenta in Toscana già oltre il 32 per cento della superficie agricola utilizzata contro il 16% della media nazionale con oltre 150 mila ettari, in gran parte seminativi, ma anche oliveti, vigneti e frutteti.
L’impegno finanziario permetterà di sostenere le oltre 5.800 aziende che hanno risposto al bando della misura 11 (agricoltura biologica) e più di 13.000 aziende che hanno presentato domanda sulla misura 13, di cui 4.544 aziende sono nelle aree montane. Il pagamento dei premi è previsto a partire dalla fine di ottobre di quest’anno. Con questa manovra si punta ad arrivare al 35% della superficie agricola coltivata con metodo biologico.
“La Toscana si candida a essere una regione leader su questo fronte – ha detto Stefania Saccardi -. Insieme a questo bando su cui abbiamo deciso di investire per quest’anno oltre 70 milioni di euro abbiamo deciso anche di dare una mano alle zone interne e montane, portando l’investimento sui bandi per le indennità compensative e svantaggiate ad oltre 21 milioni“.
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