Rinnovabili

La Regione Toscana boccia i parchi eolici di Scansano e Magliano in Maremma

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La Giunta regionale ha valutato un impatto non sostenibile del progetto su paesaggio, beni culturali, biodiversità ed economia locale.

 

di Iacopo Ricci
9 aprile 2025

GROSSETO – In poco più di un anno in Maremma sono stati presentati 11 progetti di parchi eolici in sei Comuni diversi: Orbetello, Magliano in Toscana, Manciano, Pitigliano, Sorano e Scansano. Oggi dalla Regione Toscana è giunto parere sfavorevole per il progetto di parco eolico nei Comuni di Scansano e Magliano in Toscana proposto dal Gruppo Visconti Scansano S.r.l. La deliberazione della Giunta regionale si inserisce nell’ambito del procedimento di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) di competenza statale.

Il progetto prevede 11 aerogeneratori di potenza pari a 7,2 MW ciascuno per una potenza complessiva massima in immissione di 79,2 MW e una produzione di energia pari a circa 221,76 GWh/anno. Gli aerogeneratori dovrebbero avere una lunghezza della pala di 84 metri e un’altezza massima al mozzo di 114 metri (altezza complessiva fuori terra di 200 metri).

“La Regione Toscana giudica non adeguato questo progetto – ha spiegato il presidente della Regione Eugenio Gianipoiché gli impianti per la produzione di energia rinnovabile devono essere realizzati nel rispetto sia del contesto in cui si vanno a insediare, sia degli atti di programmazione e pianificazione regionale. Dunque la Toscana non è contro l’eolicoma ogni concessione deve essere ponderata e in questo specifico caso l’attività istruttoria ha fatto emergere impatti non sostenibili su paesaggio, biodiversità ed economia locale. La Toscana è per l’energia verde, ma è soprattutto per uno sviluppo ragionato, dove fonti rinnovali e tutela del paesaggio proseguono di pari passo, indissolubilmente intrecciate”.

Sul “no” della Regione ha indubbiamente pesato la lunga serie di pareri sfavorevoli espressi in fase di istruttoria, a cominciare dai Comuni direttamente interessati – Scansano e Magliano – e dalla provincia di Grosseto. Sull’impatto ambientale dell’impianto eolico si sono pronunciati negativamente il Settore regionale riforestazione, l’Autorità idrica toscana, l’Acquedotto del Fiora, il Genio Civile Toscana Sud, l’Agenzia Regionale di protezione ambientale (ARPAT).

Per finire anche l’istruttoria regionale fatta dal settore VIA, datata marzo 2025, non ha escluso impatti negativi del progetto su paesaggio, aree boscate, tutela delle specie animali e vegetali delle aree naturali protette, viabilità locale in fase di cantiere e aspetti socio-economici, in particolare sull’agriturismo molto diffuso nella zona.

L’iter prevede ora che gli atti siano trasmessi al ministero dell’Ambiente, con il parere negativo della Regione Toscana, degli altri soggetti coinvolti e gli studi che hanno motivato la decisione. Dopo di che l’ultima parola spetterà al Governo.

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