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La Regione sospende le adozioni di cani e gatti e scoppia la polemica

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Ente Nazionale Protezione Animali e Toscana nel Cuore chiedono che le adozioni dei cani non si interrompano e che si fermi l’uso del cloro come disinfettante.

 

La Regione Toscana ha deciso di sospendere le adozioni di cani e gatti attraverso le “Linee guida per la gestione di problematiche legate agli animali d’affezione in corso di emergenza Covid-19” dell’8 aprile, predisposte dalla Direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale della Giunta regionale.

Nei giorni scorsi l’associazione animalista ENPA ribatteva: “Le adozioni di animali devono essere consentite, ovviamente nel pieno rispetto delle indicazioni di sicurezza per gli operatori dei canili, per i volontari, per i veterinari e per gli adottanti. Pericolosa è comunque la norma relativa all’uso del cloro, una sostanza irritante che non va usata con gli animali da compagnia, nemmeno diluita a basse percentuali in soluzione”.

“Le adozioni dei cani e le sterilizzazioni dei gatti non si devono interrompere” chiede in una mozione il consigliere regionale Gabriele Bianchi del gruppo Toscana nel Cuore. “E’ un errore – sostiene il consigliere – ed è grave usare il cloro come disinfettante. Benessere e qualità della vita devono essere garantiti anche nel caso di cani chiusi nei canili da mesi, se non da anni. Ne va della salute anche delle persone che li adottano, magari sole, che vogliono avvalersi di un animale da compagnia. I canili devono continuare a esercitare il loro ruolo di adozione alle famiglie, e le consegne possono essere fatte da volontari o guardie zoofile per limitare lo spostamento delle persone”.

Il blocco delle adozioni comporta secondo Bianchi anche un aggravio della spesa pubblica che può essere limitato. “Sarebbe il caso di liberare nei canili il maggior numero possibile di posti da destinare al ricovero dei cani di persone anziane decedute o ospedalizzate di cui non possono farsi carico i familiari”.

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